Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 6/5/2011, 6 maggio 2011
IL FATTO DEL GIORNO - 6 MAGGIO 1895
Mito retrò con una sua intrigante modernità, Rodolfo Filiberto Guglielmi, alias Rodolfo Valentino, non aveva proprio il curriculum ideale per diventare star di Hollywood. Origini rurali, in quel di Castellaneta di Puglia, dove era nato il 6 maggio 1895 e pedigree da migrante anonimo, sia pur di buona famiglia, sbarcato negli Usa con la sola gran voglia di sfondare nel firmamento dello spettacolo. Ascesa irresistibile per il pioniere dei sex symbol, gigolò squattrinato al suo arrivo a New York e poi rapidamente latin lover in carriera, sensuale taxi-dancer al Maxim’s, entrato di prepotenza nello star system hollywoodiano col suo fascino spudoratamente mediterraneo, lo sguardo magnetico senza scampo e quella speciale capacità di gestire mediaticamente il culto della sua immagine. In un tourbillon di donne adoranti, amanti, mogli ricche e spesso artefici della sua scalata al set come Natacha Rambova, sua celebre partner di tango. Iperdivo del muto, star eccentrica e capricciosa, Rudy il bello non vivrà il viale del tramonto. Colpito da un’ulcera perforante fulminea, se ne andrà, mito per sempre, a 31 anni, tra lo strazio dei fan, processioni di aspiranti vedove in nero e una serie di leggendari suicidi.