Loretta Napoleoni, il venerdì di Repubblica 6/5/2011, 6 maggio 2011
IL BULLISMO A BORSETTATE DI MARGARET THATCHER
A primavera, le aste londinesi brulicano di miliardari in cerca di pezzi unici. L’ultima moda è quella degli oggetti appartenuti a personaggi storici. Per trovarli, in verità, spesso bisogna recarsi nelle aste di beneficenza. In ogni caso, valgono parecchio. L’anno scorso un mozzicone di sigaro abbandonato da Churchill in un posacenere dopo una riunione del gabinetto di guerra è stato acquistato per 45 mila sterline e una sua dentiera è stata
venduta per 16 mila sterline.
Quest’anno c’è grande attesa per la borsa della signora Thatcher, la classica Asprey di pelle nera con la quale fu ritratta accanto a Reagan e a Gorbaciov. Il 27 giugno sarà messa all’asta da un suo ex ministro, che aveva convinto la Lady di ferro a cedergliela. Il valore? Si parla di almeno centomila sterline. Dentro la borsa erano conservati documenti e rapporti top secret che Margaret Thatcher tirava fuori al momento giusto per zittire l’opposizione o mettere in riga i propri ministri. I caricaturisti spesso raffiguravano la borsa mentre veniva sbattuta in testa a qualche insubordinato durante le riunioni di gabinetto o durante gli incontri del G7, un’immagine che riflette
alla perfezione l’espressione britannica hangbagging, che indica una specie di bullismo moderato.