Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 4/5/2011, 4 maggio 2011
IL FATTO DI IERI - 4 MAGGIO 1897
Doveva essere un vernissage memorabile. Tutta la crème delle gran dame dell’aristocrazia cattolica parigina di fine ‘800, raccolte, il 4 maggio 1897, per una straordinaria asta di beneficenza organizzata dal Bazar de la Charité, storico consorzio di opere di carità in mano ai più bei nomi della noblesse internazionale. Un evento clou con vescovi e ex teste coronate, allestito in un grande hangar di legno impreziosito da decori e fondali rococò e, chicca finale, proiezione del primo cortometraggio dei Fratelli Lumière. Atmosfera elettrizzante e, all’improvviso, la tragedia. L’etere usato per alimentare la lampada del proiettore s’infiamma, attacca una tenda e in pochi minuti l’hangar è un immenso rogo, una trappola di fuoco in cui moriranno carbonizzate 120 persone. Tutte donne. Un dramma nazionale, con la stampa scatenata per la codardia degli uomini presenti, le femministe indignate per le ingombranti gonnelle femminili, responsabili dell’impaccio nella fuga, e tutta l’opinione pubblica all’attacco del trabiccolo dei Lumière, travolti da un’ondata di condanna per quella loro stravagante invenzione in grado di produrre catastrofi. Così l’incendio del Bazar bloccherà per mesi l’ascesa del neo-cinema.