Maria Volpe, Corriere della Sera 04/05/2011, 4 maggio 2011
ASCOLTI, SKY PUNTA SULLA «DIFFERITA» —
Una volta era un ascolto clandestino, ora no. Ora l’Auditel, da lunedì 2 maggio, si occupa pure degli ascolti «differiti» . Chi di noi, almeno una volta non ha registrato il suo programma preferito perché a quell’ora non poteva guardarselo? Tutti lo abbiamo fatto. E se un tempo era una pratica rara, oggi sta diventando pressoché la norma. Perché sta cambiando il modo di vivere la televisione: vista l’enorme scelta dei canali, siamo noi che decidiamo scientemente cosa, come e quando vedere qualcosa in tv. Sky si è portata avanti offrendo ai suoi abbonati il servizio MySky, ovvero la possibilità di registrare (su memoria fissa, senza ricorrere a dvd) quel che si desidera. Motivo per cui è stata proprio la pay-tv di Murdoch a chiedere ad Auditel di inserire nella lettura dei dati d’ascolto, i programmi visti anche un’ora, due ore dopo la messa in onda. Fino a una settimana dopo. Così si è scoperto che specie i telefilm, le serie tv e i film possono triplicare il proprio ascolto. «Soddisfatto» l’amministratore delegato Tom Mockridge; mentre Fabrizio Salini di Fox, spiega che «ci sono serie cult in cui l’incremento d’ascolto in "differita"è vicino al 100%. Questo ci darà più libertà di programmazione e meno timore di controprogrammazioni» . In questi mesi sono stati effettuati numerosi test sulla programmazione e per esempio la serie tv «Spartacus» ha dato i seguenti risultati, riferiti a una settimana: 173mila telespettatori. Così suddivisi: l’ascolto in diretta su SkyUno Confronti In attesa dell’entrata in funzione del nuovo criterio di rilevazione degli ascolti (dal 2 maggio), nei mesi scorsi sono stati fatti molti test sulla programmazione di Sky; la serie «Spartacus» ha dato i seguenti risultati, riferiti a una settimana: 173mila telespettatori. Così suddivisi: l’ascolto in diretta su SkyUno è stato di 62mila persone, l’ascolto differito di 12mila; l’ascolto medio differito nei 7 giorni di 65mila; l’ascolto da Sky On Demand di 34mila (l’ascolto medio dei vari passaggi tradizionali nei sette giorni) è stato di 62mila persone, pari al 36%del totale; l’ascolto differito (ovvero la registrazione della puntata nel giorno della prima messa in onda) è stato di 12mila persone, pari al 7%del totale; l’ascolto medio differito nei sette giorni (ovvero l’ascolto da registrazioni) è stato di 65mila, pari al 38%; e infine l’ascolto da Sky On Demand (l’unico che ancora Auditel non rileva) è stato di 34 mila, pari al 19%del totale. Quindi oltre il 60 per cento dell’ascolto di una stessa puntata arriva da registrazioni. Del resto ben un milione e mezzo di abbonati Sky ha il decoder «magico» . Il senso — che certamente riguarderà la tv del futuro— è chiaro: siamo noi a scegliere la tv (e non viceversa). Tanto che la campagna promozionale pensata da Sky punta proprio al messaggio: fate altro, non guardate la tv. Leggete, fate l’amore, mangiate una pizza (tanto c’è MySky). Commenta Andrea Scrosati, vice presidente Sky Italia: «Siamo convinti che la tv debba essere un momento di relax, di intrattenimento, di emozione e non qualcosa che toglie tempo allo stile di vita dei nostri abbonati» . E anche se gli altri editori televisivi, Rai, Mediaset, La7, non hanno un sistema come quello di MySky, sono contenti della novità Auditel che comunque aumenta gli ascolti per tutti. Del resto pure Mediaset, nella settimana, può godere delle «repliche» in onda su Mediaset Extra, La 5 o su Mediaset Premium on demand. Un aumento di ascolto che però la tv generalista per ora definisce impercettibile. Da alcuni test effettuati, pare che l’ascolto televisivo, con questa novità Auditel, aumenti giornalmente dello 0.2%e settimanalmente dello 0.5%. Ma c’è tempo per crescere.
Maria Volpe