SARA RICOTTA VOZA, La Stampa 4/5/2011, 4 maggio 2011
IL SECONDO MIRACOLO
Scrivo da lettrice, non da giornalista. Questo non è un reportage è un’esperienza personale. Quella di una pellegrina ( absit iniuria verbis ) che ha osato andare con sua figlia di 10 anni alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Questa volta i treni non c’entrano. Anzi. Milano-Roma in tre ore è un piacere, non una mortificazione. Quella verrà dopo. Sveglia alle 3, alle 4 eravamo già in via della Conciliazione. Già strapiena. Mi aspettavo spuntasse da qualche parte uno - dico uno - che ci dicesse cosa fare o NON fare - per esempio NON spingere, cosa che invece facevan tutti. Davanti a me una coppia francese con carrozzina e neonata di 6 mesi dentro. Attorno, un «servizio d’ordine» fai-da-te composto da papà mamma zio e zia. Accanto a me due ciechi. Mi chiedo che «fine» abbiano fatto. Forse come noi si sono presto auto-espulsi fuori dal Vaticano, verso qualche maxischermo. Ma non subito. Io ho provato a resistere un po’. Eravamo già lì, prima o poi saremmo state «spinte» verso San Pietro.
Ma mia figlia dice che sta male. Intravedo dei berretti verdi - guardie forestali?! - e gliela «porgo». Un’altra mamma fa lo stesso. Ci dicono «ma che è, un asilo?». La folla mi trascina via. Rinuncio. Mi faccio «rilanciare» mia figlia che passa sulle teste. A fatica risaliamo la folla, usciamo. Ci riprendiamo nella zona delle ambulanze. Un bambino con la mano schiacciata, ragazze che stan male. Attorno alle ambulanze, bivacchi. E se dovessero partire svelte? Boh. Basta, riattraversiamo il Tevere. Qui sì, spiegamento di forze. Per far passare Jaguar e Mercedes. Giusto, forse. Noi andiamo al Circo Massimo con frati e suore, famiglie, i più giovani e i più vecchi. Là tutto perfetto, organizzazione, volontari, bagni. Atmosfera indimenticabile.
Ma mia figlia si sente in colpa. Figurati le dico, anch’io non ce l’avrei fatta senza un bagno dalle 3 fino alle 13 (così è stato per le mie amiche che hanno proseguito nell’«impresa»). Certo avrei potuto non portare la bambina. Ma lui era il papa dei giovani e i manifesti ovunque eran quelli di lui con un bambino e la frase «io vi ho cercato e voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio». Per me anche il secondo miracolo l’ha già fatto. Che nessuno si sia fatto veramente male.