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 2011  maggio 04 Mercoledì calendario

TAV, ULTIMO TRENO PER LA TO-LIONE

Ultimo treno per la Torino-Lione. Cantieri a maggio-giugno, per non perdere i fondi Ue. Andamento a singhiozzo per il progetto della Tav Torino-Lione, tratta ferroviaria del corridoio intermodale di trasporto europeo, merci e passeggeri, Lisbona-Kiev. In extremis, per la seconda volta, ieri il governo ha evitato, forse, di perdere i finanziamenti della Ue, 671 milioni, per il progetto che prevede la costruzione del tunnel ferroviario in Val di Susa.

E che renderà possibile collegare Torino a Parigi in tre ore e 20 minuti., Oggi ci vogliono oltre 7 ore. L’opera, contestatissima in Val di Susa, è da anni oggetto di un paziente lavoro di ricerca del consenso operato sul territorio da parte dell’Osservatorio della Torino-Lione guidato da Mario Virano. Ma l’opera faraonica, da 8 miliardi circa, continua a dividere i sindaci e la data di fine lavori continua a slittare arrivando ora al 2016, mentre i francesi, dall’altra parte delle Alpi, stanno procedendo di gran carriera. A marzo, il governo aveva chiesto alla Commissione europea una proroga per evitare di perdere i finanziamenti Ue perché non aveva iniziato i lavori al tunnel della Maddalena. E Bruxelles dettò le sue condizioni per accordare la proroga: entro la fine di maggio cantieri aperti alla Maddalena pena la perdita dei fondi. E ora, a maggio, il problema si ripete. Così ieri, a Palazzo Chigi, gran consulto con il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta e il ministro Matteoli, il presidente leghista della regione Piemonte, Roberto Cota, oltre ai sindaci della valle concordi, con quelli dissenzienti fuori a protestare per quella che sostengono essere una nuova «Salerno-Reggio Calabria», della Val di Susa. Il risultato è che a giugno il cantiere della Maddalena verrà aperto. Vedremo se a Bruxelles andrà bene che i lavori comincino dopo la data fissata per non perdere i fondi, il 30 maggio. Soddisfatto il governatore del Piemonte, Roberto Cota. «Adesso finalmente si parte, ha detto al termine del tavolo a Palazzo Chigi, «se la volontà politica si era già manifestata in passato, l’unico modo per fare la Tav è partire con i lavori. Si inizierà con il tunnel geognostico della Maddalena, che fa parte del primo lotto dei lavori». Più cauto invece Antonio Ferrentino, presidente della comunità montana della Val di Susa e in passato protagonista del movimento di protesta contro la Tav. «Qui», ha sottolineato, «si minimizzano i problemi sul territorio, anche se questo è l’ultimo treno per ottenere i fondi Ue. Il governo dice che l’opera si realizzerà per fasi partendo dal tunnel e dal nodo di Torino. Noi diciamo che occorre discutere da dove partire». «I problemi sul territorio», ha aggiunto Ferrentino, «ci saranno, in particolare a Chiomonte (il comune dove verrà realizzato il tunnel, ndr). Abbiamo rivolto al governo l’invito a fare incontri con il territorio per recuperare il rapporto che in questi due anni si è sfilacciato». Intanto, al tavolo interministeriale di ieri si è parlato della cosiddetta Tav low cost: il sistema ferroviario metropolitano piemontese, che si interfaccerà poi con la linea principale, per la quale governo e regione Piemonte hanno stanziato 36 milioni di euro. «Si è trattato di un incontro positivo nel quale è stata ribadita la necessità di realizzare l’Alta velocità Torino-Lione, opera assolutamente prioritaria per l’Italia e l’Europa. Ho garantito alla regione Piemonte e agli enti locali interessati che saranno disponibili, con l’imminente avvio dei lavori del tunnel della Maddalena, 20 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile per il trasporto pubblico locale», ha dichiarato il ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli, «nell’arco di due mesi avremo la disponibilità del progetto preliminare dell’opera».