Antonella Scott, Il Sole 24 Ore 27/4/2011, 27 aprile 2011
MACCHINE DA SCRIVERE ADDIO
Bisogna dire addio alla vecchia macchina da scrivere: Godrej & Boyce, un’azienda indiana che si considera l’ultimo produttore rimasto al mondo, ha deciso di fermarsi. Chi ne ha più bisogno? «Non abbiamo più ordini», ha spiegato al quotidiano Business Standard Milind Dukle, general manager della società di Mumbai. Dagli inizi negli anni 50, quando Jawaharlal Nehru definì la macchina da scrivere un simbolo dell’indipendenza indiana, la produzione volò a 50mila typewriter vendute ogni anno, accanto agli altri grandi concorrenti mondiali: Remington Rand, Olivetti, Smith-Corona, Adler-Royal. Poi, il crollo: «I clienti che ci sono rimasti - dice Dukle - sono i tribunali e gli uffici governativi». L’impero della burocrazia indiana, tra polvere e scartoffie dove sicuramente le rumorose Godrej si sentono ancora a proprio agio. Ma anche l’India, piano piano, si muove: nei magazzini di Mumbai sono rimaste soltanto 500 macchine. È probabile che ora vadano a ruba tra nostalgici e collezionisti.
Ora, c’è qualcuno che mette in dubbio quanto scritto finora. Le smentite si rincorrono - ovviamente - sul web. L’americana Swintec, per esempio, afferma di avere ancora qualche produttore in Cina, in Giappone e in Indonesia: «Quelli di Godrej & Boyce non erano gli ultimi». Il che non impedisce di provare un po’ di malinconia.