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 2011  maggio 01 Domenica calendario

NAPOLI RISCHIA IL VOTO COL MORTO

Di Napoli non ce ne frega niente, non ci
importa granché se devono eleggere il sindaco e intanto i ragazzi s’ammazzano a coltellate e finiscono in ospedale, se il candidato del maggior partito del Paese viene preso a pugni e sputi e deve rifugiarsi in una chiesa, se menano pure le ragazze, se devastano i comitati elettorali, se questo ieri davanti al comitato elettorale di Gianni Lettieri esplode addirittura una bomba carta dopo che nella notte gli «antifascisti» e gli esponenti di Casapound si sono accoltellati ancora una volta, sinché il famigerato Enrico Tarantino, responsabile di CasaPound e candidato nella lista di Lettieri, è stato colpito al volto e alla testa con un manico di piccone, finendo dritto al Cardarelli. Non ce ne frega niente, firmato: i principali quotidiani italiani.
E noi, come si dice, prendiamo atto: mica staremo qui a dare le pagelline ai vari giornali. Prendiamo atto che la Stampa, per esempio, non aveva la notizia in prima pagina: troppo internazionale, e infatti in prima pagina c’era un articolo su Superman che vuole rinunciare alla cittadinanza americana. Prendiamo atto che il Corriere della Sera in prima pagina non aveva neppure un richiamo, anche se aveva, in compenso, l’annuncio di sette articoli di altrettanti giornalisti sulle nozze di Windsor, più un imperdibile pezzo sempre in prima pagina su «l’umorismo in azienda se il manager sa ridere», più ancora un corsivo irrimandabile di Giuseppe De Rita che iniziava
così: «Ho la sensazione che abbia più spinta propulsiva non il fattore della soggettività individuale, ma piuttosto quello dei livelli intermedi di azione sociopolitica». Ci ha tolto le parole di bocca.
Basta con le pagelline ai giornali, se di Napoli non gliene frega niente avranno le loro ragioni. Ieri l’Unità online scriveva che Lettieri è stato aggredito genericamente «da decine di giovani» (non vecchi?) mentre alcune ragazze erano state «spinte e accerchiate» (da chi?) e davanti all’università c’è stata una rissa tra studenti «di opposte fazioni politiche»: molto circostanziato. Gianni Lettieri, anche secondo Il Fatto, è stato semplicemente «minacciato e aggredito» (da chi?) e il suo comitato elettorale è stato devastato da «alcuni giovani», vecchi niente,
gente che comunque passava di lì per caso.
Ce ne fosse uno che abbia rilevato, per dire, che l’unico a non aver solidarizzato con Lettieri è stato Gianni De Magistris, e che tu guarda i centri sociali che menano e spaccano tutto sostengono proprio lui. Vedi Napoli e poi vota: se non ti massacrano prima. Persino il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore ha detto che gli episodi dei giorni scorsi «sono gravissimi» e forieri di un pericoloso ritorno all’antico. Altri, perlopiù esponenti politici, sparavano le solite cazzate per finire sui giornali perciò non li nominiamo e questo insomma è il quadro: i giornali snobbano, i politici deplorano o strumentalizzano, e noi, qui, a far la figura di quelli che si scaldano. Al voto mancano ancora due settimane: auguri a tutti.