MARCO ANSALDO , Repubblica 27/4/2011, 27 aprile 2011
WOJTYLA BEATO, L´INVASIONE DEI PELLEGRINI ALEMANNO: SE NON INTERESSA, ANDATE IN GITA - CITTÀ DEL VATICANO
Che arrivassero 150 voli charter in più, soprattutto dalla Polonia, è una notizia che in fondo ci si poteva aspettare. Ma che, come confermano a Repubblica fonti diplomatiche coreane, siano in partenza da Seul aerei zeppi di cattolici asiatici dà l´idea della kermesse che si prepara, il 1° maggio, a Roma, per la beatificazione di Papa Wojtyla.
La capitale è pronta per il grande evento, che sarà com´è ovvio una colossale dimostrazione di affetto da parte dei fedeli, ma è pur sempre un rito carico di tutta la simbologia religiosa che lo caratterizzerà. A renderlo esplicito sarà, com´è stato deciso ieri, l´esposizione pubblica di una reliquia considerata preziosa: una piccola ampolla di sangue prelevato al Pontefice, negli ultimi giorni della sua malattia, dai medici dell´ospedale Bambino Gesù in vista di un´eventuale trasfusione. Ancora oggi il sangue è liquido a causa di un anticoagulante usato al momento del prelievo.
E una preghiera speciale, che d´ora in poi i sacerdoti desiderosi di celebrare il beato Giovanni Paolo II nelle loro funzioni potranno recitare, verrà diffusa: «O Dio, ricco di misericordia, che hai chiamato il beato Giovanni Paolo II, Papa, a guidare l´intera tua Chiesa, concedi a noi, forti del suo insegnamento, di aprire con fiducia i nostri cuori alla grazia salvifica di Cristo, unico Redentore dell´uomo».
La grande kermesse durerà tre giorni. «Chi non ha interesse per la beatificazione - ha avvertito ieri il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - e mi auguro siano pochissime persone, forse è meglio vada a fare una gita fuoriporta, perché sicuramente la città sarà fortemente sollecitata». «Forse l´unico ad essere andato ‘fuori´, ma dalle righe, è il sindaco Alemanno – gli ha risposto il responsabile Turismo del Pd, Armando Cirillo - . Piuttosto che invitare i romani ad abbandonare la città in previsione della beatificazione di Karol Wojtyla, si impegni affinchè sia consentito a residenti e turisti di godersi la bellezza della città».
Si comincerà la sera di sabato 30 aprile con la veglia di preghiera al Circo Massimo, completata da una "notte bianca" di chiese aperte pronte a ospitare chi, fra le non meno di 400 mila persone attese (c´è chi parla di un milione), cerchi un luogo sacro dove raccogliersi.
Il fulcro sarà in ogni caso il rito di beatificazione in piazza San Pietro, celebrato domenica 1° maggio da Benedetto XVI. Senza sosta si rivelerà la sfilata dei pellegrini dinanzi alle spoglie mortali di Wojtyla, esposte nella basilica, davanti all´altare della Confessione. Cinquantuno i rappresentanti esteri fra capi di Stato e primi ministri invitati. La lista è stata stilata pochi giorni fa dalla Prefettura della Casa pontificia che si occupa del cerimoniale, ma i nomi verranno comunicati soltanto a ridosso della celebrazione per ragioni di sicurezza. Ci saranno comunque i reali del Belgio, re Alberto II e la regina Paola. Da Madrid arriveranno i principi delle Asturie, Felipe di Spagna e la consorte, Letizia Ortiz. Parteciperanno il presidente della Repubblica polacco, Bronislaw Komorowski, e quello messicano Felipe Calderon. Non sarà presente invece Nicolas Sarkozy, e a rappresentare la Francia ci sarà il primo ministro Francois Fillon. Ingenti e ancora rafforzate le misure di sicurezza.
Il maxi-evento sarà costellato di iniziative parallele promosse ad hoc. Come la mostra "Giovanni Paolo II", un´esposizione curata dal Governatorato vaticano e dall´ambasciata di Polonia presso la Santa Sede. O il fumetto più lungo del mondo, mille tavole di un metro l´una per un totale di un chilometro sui momenti più significativi della vita del Papa polacco, allestita a Paliano (Frosinone). I Musei Vaticani rimarranno aperti fino a mezzanotte.
Nessun timore per l´«emergenza posti», dicono i Papaboys. La loro associazione ribadisce anzi l´appello rivolto ai giovani: «Venite tutti a Roma, ci sono ancora molti posti a disposizione». Centinaia di ragazzi si stanno prodigando per fornire ai ritardatari, che si immaginano tanti, possibilità di alloggio. Se non proprio a Roma, almeno nei dintorni.