La Stampa 27/4/2011, 27 aprile 2011
Dieci incipit classici - “Signore e signori, se fossi in grado di dire solo poche parole .... sarei un oratore migliore”
Dieci incipit classici - “Signore e signori, se fossi in grado di dire solo poche parole .... sarei un oratore migliore”. “Come Enrico VIII disse a una delle sue mogli, non vi tratterrò a lungo”. “Spero che tutti vi stiate godendo questa giornata specialissima. Una giornata molto commovente. Piange perfino la torta”. “Prima di iniziare, vorrei dire che, come sempre, la sposa ha un aspetto magnifico, mentre lo sposo ha l’aria di uno che è appena stato vinto alla lotteria”. “Non parlerò a lungo per via della mia gola. La sposa ha detto che se dico troppo me la taglia”. “Sei uno sposo fortunato. Hai sposato lei, che è bella, intelligente, divertente, affettuosa e si merita un buon marito. Ringrazia Dio che l’hai sposata prima che lo incontrasse”. “Quando lo sposo mi ha chiesto di fargli da testimone, non ho esitato un attimo ad accettare. Ne abbiamo passate tante insieme ... ed è bello vedere quante oggi sono qua”. “Si dice che i rapporti si basino sulla fiducia e la comprensione. Bene: lei non si fida e lui non la capisce”. “Dicono che parlare in pubblico è come andare in una spiaggia di nudisti. I minuti più difficili sono sempre i primi”. “La sposa e lo sposo adesso girino la faccia e si guardino bene negli occhi ... statisticamente state fissando la persona che ha le maggiori probabilità di assassinarvi“.