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 2011  aprile 28 Giovedì calendario

È MORTO IL PADRE DEL GOBBO

Poi arriva Marilyn Monroe sul set, ubriaca. Per fortuna che hanno inventato il Teleprompter, altrimenti non si potrebbe girare. Il teleprompter nel gergo comune è il gobbo, quell’aggeggio che consente all’attore o allo speaker di visualizzare un testo.
Solo così alcune grandi star, che a volte non sapevano neanche chi fossero e cosa stavano recitando, potevano dire la loro battuta e restare a galla. Oggi, che il suo inventore è morto, il gobbo torna a essere elemento centrale dello showbiz: Hubert Schafly aveva 91 anni e soprattutto una testa illuminata. Quando verso la fine degli anni 40 l’attore e amico Fred Barton jr. gli dice «non riesco a ricordarmi le battute», Hubert si accende e corre da Irving Berlin, vice presidente della 20th Century Fox: «Dobbiamo inventare un monitor speciale per aiutare gli attori a leggere i testi». Boom.
Nel 1950 il Teleprompter fa il suo debutto nella soap opera «The First Hundred Years» e da quel momento cinema e televisione ne resteranno per sempre schiavi. Non solo. Nel 1952 Herbert Hoover, durante la convention dei Repubblicani a Chicago, diventa il primo politico ad avvalersi di questo strumento. A quel punto, anche i presidenti Usa fanno uso del gobbo. Che sia Obama o Bonolis, non conta, perché il Telepromoter non suggerisce solo le parole ma anche pause e inflessioni. Ma soprattutto la pronuncia di parole straniere: onde evitare che qualche mezzobusto dica cool anziché cul.