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 2011  maggio 01 Domenica calendario

IL RISORGIMENTO DELLO SPORT. 7 PUNTATA

LE RAGAZZE DI SIENA CI FANNO CONOSCERE LA PALLA AL CERCHIO -

Se possiamo formalmente considerare come primo atto dello sport femminile italiano quel corso, già ricordato, di ginnastica per maestre e signorine di buona famiglia organizzato nel 1867 dalla reale Ginnastica a Torino, per vedere donne in movimento nel nostro Paese deve consumarsi l’intero Ottocento. La ginnastica, che ingloba buona parte delle gare della futura atletica, propone esercizi di corsa e salto per ragazze: ne abbiamo prima, sicura traccia a Verona nel 1890, il 15 maggio, come ricorda Marco Martini nella sua incompiuta "Storia dell’atletica italiana femminile", all’Arena veronese, davanti a 10.000 spettatori, si disputa una corsa per ragazze in costume da bagno dell’epoca. Tre anni dopo, nel 1893, Maria Forzani e Teresa Ciocca si presentano in Corso Sempione alla partenza della Milano Varese di ciclismo: la Forzani arriva al 150 ° posto al traguardo, a un’ora e 22 minuti dal vincitore, la Ciocca non si classifica. Spuntano le prime pattinatrici su ghiaccio, fra le pioniere anche Marisa Bonacossa, spesso ritratta con il marito Alberto, futuro proprietario della Gazzetta, sul lago ghiacciato di Brunate. Novità Ma il vero shock si verifica nel 1907: il 12 maggio, durante il concorso ginnico di Venezia della Federginnastica, due squadre di ragazze della Mens Sana Siena (costituita nel 1871) eseguono "un’applaudita esibizione"di "giuoco della palla al cerchio o al cesto", novità assoluta nel nostro Paese. L’idea è stata di una nobildonna senese, Ida Nomi Pesciolini (1 settembre 1873-1 agosto 1940), nata Venerosi, di nobile e poliglotta famiglia (fonda a Siena la prima scuola d’italiano per stranieri), che si trova fra le mani una copia del manuale di "basket-ball"scritto nel 1891 dall’inventore James Naismith; decide di tradurlo e di adattarne una versione, che prevede minor scontro fisico e talora l’uso dei piedi, ad uso delle signorine che frequentano la Mens Sana. L’opuscolo, intitolato "Basket-ball, gioco ginnastico per signorine", accompagna una partita di cui pochi comprendono il senso e il punteggio. D’altra parte, il gioco resterà ostico a lungo, anche per gli addetti ai lavori: quando Luigi Ferrario, futuro direttore della Gazzetta, assisterà a Montecarlo ai primi Giochi femminili organizzati da Alice Milliat nel 1921, sbaglierà clamorosamente il punteggio, dimezzando il valore dei canestri… Esibizione Ida, che è anche membro della commissione tecnica della Federginnastica, forma due squadre, e conduce le ragazze a Venezia, un viaggio ancora avventuroso per l’epoca, e ne ritorna con una medaglia d’argento per la qualità dell’esibizione. Poi ovviamente verranno anche i maschi: subito a Siena che diviene la culla del basket italiano, poi a Roma (1910), infine a Firenze grazie all’olimpionico di ginnastica Manlio Pastorini, che promuoverà il primo campionato italiano maschile nel 1920. Dieci anni dopo toccherà alle donne, primo club tricolore la Ginnastica Triestina.