Paola De Carolis, Corriere della Sera 27/04/2011, 27 aprile 2011
L’EX STRATEGA DELLA CITY CHE FA I MILIONI CON IL GELATO —
Non tutti i mali vengono per nuocere: c’è chi dalla crisi finanziaria è uscito a testa alta, trasformandosi, reinventandosi: un fenomeno vero e proprio, cui anche il Financial Times ha dedicato recentemente ampio spazio. Tra le tante storie, ce n’è una tutta italiana, che sa di stracciatella, di limone, di nocciola. Per Carlo Del Mistro, nato 29 anni fa a Sondrio, il gelato è da sempre una passione, un amore che oggi ha un fatturato di oltre un milione di sterline l’anno. Dal 2008, Del Mistro ha aperto a Londra cinque gelaterie con un nome che in sé racchiude la storia, «Gelato Mio» . Lo scorso fine settimana ha venduto ai londinesi quattro tonnellate di gelato. E pensare che la vita stava prendendo un’altra piega. La laurea alla Bocconi e due anni alla McKinsey di Milano, lo avevano portato a Lehman Brothers e poi, nel 2007, alla London Business School per un MBA. «Il corso dura due anni, nell’estate tra il primo e il secondo anno agli studenti viene chiesto di fare un’esperienza lavorativa, io ho deciso di tentare la via del gelato» . Come si produce, quali ingredienti usare: Del Mistro è ricorso ai contatti di un lontano zio gelataio e si è istruito. Tornato a Londra ha creato l’impresa: «La burocrazia in questo paese non esiste, per dare vita a "Gelato Mio"sono bastati un paio di moduli compilati su Internet e 20 sterline. In tutto ci ho impiegato 20 minuti» . Forse se non ci fosse stata la crisi «Gelato Mio» sarebbe rimasto solo un hobby. «Invece un giorno mi telefona il mio ex capo e mi dice: Carlo, hai letto il giornale? No sto facendo il pistacchio, ho risposto» . Lehman era fallita. «Dopo l’MBA, il master in Business Administration, avrei dovuto tornare in banca, fallendo la banca mi sono concentrato sul gelato» — ricorda divertito. Una scommessa che dapprima ha sorpreso tutti: «I miei amici e la mia famiglia credevano fossi impazzito» . Oggi a sorprendere sono le file davanti alle sue gelaterie. L’impresa cresce di giorno in giorno. Del Mistro ha appena assunto il 54esimo dipendente. «Siamo una grande famiglia, al 50 per cento italiana. Una volta al mese usciamo a cena tutti insieme. Generalmente li porto in un ristorante italiano, perché se vendi gelato è importante conoscere e apprezzare le tradizioni del paese dal quale proviene» . Il controllo qualità, comunque, spetta sempre a lui. «Vado nella cucina centrale almeno una volta a settimana, perché i ragazzi sono tutti bravissimi, ma quello veramente pignolo, sul gelato, sono io» .
Paola De Carolis