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 2011  aprile 27 Mercoledì calendario

È BHL CHE HA DICHIARATO GUERRA

Marianne, una sorta di Espresso francese, anch’essa di sinistra, non ce l’ha fatta a stare zitta ed ha dedicato il suo ultimo numero in edicola alla gravissima anomalia rappresentata dalle intrusioni senza ritegno nella vita pubblica francese di Bernard-Henri Lévy (BHL), il filosofo mediatico.
BHL, premendo sulla moglie del presidente francese, Carla Bruni, sua amica da sempre, è riuscito a convincere Nicolas Sarkozy a organizzare la guerra contro la Libia di Gheddafi. Non sarebbe la prima volta che in Francia un consigliere nascosto suggerisce al regnante di turno le decisioni da prendere. Basterebbe ricordare il ruolo svolto dal cardinale Mazzarino nel Seicento. Ma questi consiglieri lavoravano nell’ombra, si nascondevano, non amavano apparire. Tutto l’opposto del modo di operare di BHL che invece ama esibirsi, apparire e pavoneggiarsi nel suo ruolo strategico. Non a caso, da qualche settimana, BHL è, lo dice Marianne, una sorta di ministro degli esteri e di ministro della difesa bis. Ha sostituito i titolari che hanno la bava alla bocca. Fa e disfa. Si sposta, dichiara. BHL è arrivato a pubblicare su Le Monde, in un suo articolo, la notizia top secret e delicatissima (sul piano diplomatico oltre che militare) che la Francia aveva mandato degli addestratori militari sul terreno in Libia. «Un comportamento da tribunale militare in tempo di guerra» hanno fatto sapere i generali dello stato maggiore parigino che, di fronte a questi stravaganti comportamenti di BHL, sono rimasti ammutoliti dalla stupore e dalla rabbia. I generali transalpini sono infatti impotenti davanti al protagonismo di questo “nuovo filosofo” sessantenne perché sanno bene che, se si opponessero a BHL, si metterebbero contro il presidente della repubblica Nicolas Sarkozy che è un uomo dalle vendette immediate e radicali. Come dimostra la foto pubblicata qui sopra, BHL, sempre con la camicia bianca vistosamente sbottonata sul petto (da qui la definizione graffiante, ma che lui trova complimentosa, di: “Plus beaux decolletè de Paris”) è andato a Bengasi dove, non solo si è incontrato con lo stato maggiore delle forze libiche libere, per discutere (lui che non ha fatto nemmeno il servizio militare) i piani di guerra contro le truppe di Gheddafi ma si è anche fatto immortalare da un servizio fotografico e tv per far sapere a tutti che è lui il principale attore della rivolta dei libici contro Gheddafi. Questa guerra non è una guerra dell’Onu ma di BHL. Un’anomalia, questa, che nessuno paese civile al mondo tollererebbe ma che la Francia di Sarkozy, non solo tollera, ma anche valorizza, in barba ai ruoli, alle competenze e alle procedure di un paese civile.