Roberta Camesasca, varie, 27 aprile 2011
ECOARREDAMENTO, PER VOCE ARANCIO
L’Italia è il maggior produttore di mobili in Europa, con un fatturato di 27 miliardi di euro. Praticamente la produzione di Regno Unito (15 miliardi) e Francia (12,6 miliardi) messe insieme (dato Fondazione Edison su dati Eurosat).
Secondo il rapporto ambientale di Federlegno Arredo, un italiano su tre sarebbe disposto a pagare un mobile il 10% in più pur di acquistare un prodotto ecologico. Il 32% spenderebbe di più per l’impegno del produttore a fornire ricambi per un numero minimo di anni, il 31% per uso di materiali naturali, il 29% per la certificazione della sicurezza del prodotto, il 28% per l’atossicità di colle e vernici, il 25% per un’azienda socialmente responsabile, il 22% per l’etichettatura made in Italy, il 20% per la provenienza sicura del legno, il 10% per mobili prodotti con bassa emissione di Co2 e il 10% per l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabilità.
Il settore dell’arredamento “green” ha segnato negli ultimi anni una crescita costante. Dal 2005 al 2009 l’uso di materie prime con caratteristiche ecologiche è aumentato del 59% (fonte: rapporto ambientale 2009 Federlegno). Nel 2008 l’arredamento definibile “verde” aveva l’8% del mercato nazionale. Nel 2010, il 14%.
«Il rapporto con l’oggetto non può essere improntato alla mera funzionalità. Ecosostenibile è un prodotto che garantisce trasparenza economica, un rapporto corretto con la natura e quindi con la vita» (il designer Matteo Thun al Corriere della Sera).
Il legno è il materiale ecocompatibile per eccellenza, a patto che sia trattato con oli protettivi non inquinanti, vernici ad acqua e, soprattutto, provenga da luoghi dove sia garantito il rinnovamento del ciclo vitale delle piante (marchio FSC). Arriva da aree geografiche certificate il legno naturale della nuova collezione “Trax” di Foppapedretti (cassettiere, scarpiere, assi da stiro, armadi, librerie ecc.), quello degli armadi Mazzali, delle sedie e dei tavoli Passoni Nature, della poltroncina Nautile di Cividina, dei tavoli Stabiles di Alias ecc.
«Decidere di produrre a “impatto zero” per la scelta dei legnami, delle colle e degli imballaggi, dei pannelli e delle finiture, fino alle tappezzerie e alle imbottiture, non è stata una strategia di marketing ma una precisa volontà etica e culturale: quella di proporre non solo un “prodotto verde”, ma una impresa ed un modello di business fondato sulla responsabilità» (Tommaso Passoni).
L’ ultima novità in tema di casa sana è l’argento. Inglobato in forma di particelle nel processo di impregnazione dei materiali, ha un forte potere igienizzante, non evapora e rimane inalterato nel tempo. Un esempio ne è la cucina ecologica Ecocompatta di Veneta Cucine, realizzata in laminato antibatterico a base di ioni d’argento e verniciata ad acqua.
In un anno (8.765,8 ore) dormiamo circa 3mila ore. È un terzo della nostra vita.
Per riposare bene è preferibile evitare letti in ferro o in altri metalli e scegliere il legno. Per il materasso, indicati i materiali naturali. Coco-Mat (www.coco-mat.com), ad esempio, è un materasso ecosostenibile al 100% composto da prodotti come fibra di cocco, gomma naturale, lana e cotone, alghe marine, crine di cavallo, seta, lino, legno e piuma d’oca, senza materiali chimici. Xtra-ordinario, il materasso riciclabile al 100% di Ennerev, è realizzato in pibiflex, un elastomero termoplastico morbido a base poliestere, non contiene plastificanti chimici, è atossico, privo di odori e a emissioni zero. Al termine del suo ciclo di utilizzo, può essere scomposto e tutti i materiali posso essere riutilizzati. Per i più piccoli, Lalapanzi Beds propone culle in cotone biologico, Green Lullaby in cartone riciclato, Modern Nursery in legno certificato FSC.
Poltrone e divani imbottiti di fieno con un involucro in politene idrorepellente e trasparente: è la linea “trasparente al punto giusto” di Essent’ial, marchio specializzato nella produzione di complementi d’arredo e oggettistica in carta e tessuti riciclati.
L’anno scorso, Papa Benedetto XVI, in visita a Malta, sedette su uno scranno in cartone ondulato, 100% riciclabile. A realizzarlo la Kubedesign di Osimo. Crocifisso, leggio, inginocchiatoio, altare e quasi mille sedie erano dello stesso materiale.
La Sedia Luigi XVI di Corvasce, in cartone riciclato, pesa 5 kg, ma resiste a 130 kg. Prezzo: 120 euro. Da abbinare al tavolo (150 euro).
In alternativa a legno e plastica, il cartone è sempre più utilizzato: ecologico, riciclato, riciclabile, biodegradabile, atossico, versatile e a basso costo, costruito senza l’aiuto di viti o colla. Lachea di Adele-c (www.adele-c.it) è un sistema di sedute componibile, composto da fogli di vari materiali: cartone ondulato, feltro sintetico, pannello di fibra naturale, pannello di compensato marino, poliuretano espanso, polipropilene e rivestimento in caucciù. In cartone anche la poltrona, pouf e libreria CartOOn di Dezignstudio (dezignstudio.it): funzionano a incastro e si possono montare facilmente, senza colle, viti o agganci. Bassissimo impatto ambientale anche per Atmosphere, la poltrona sferica di Dmdesign (www.dmdesign.it), realizzata totalmente in cartone doppia onda. Composta da 35 pezzi assemblati tra loro, fissati solo con incastri e pieghe. Pesa 10 kg e sopporta fino a oltre 300 kg. Da tavolo, da terra, da soffitto e abat-jour, è la Joint Lamp di 3Go (www.3ego.it): realizzata interamente in cartone riciclato, è costituita da un sistema a incastro che permette l’ intercambiabilità degli elementi. In una sola confezione sono contenute 4 lampade che rappresentano le 4 stagioni. Prezzo: 38 euro. Ondulato anche per la linea Oppure di Cortepack (www.cortepack.com): cornici modulari, specchi, grucce per abiti, librerie, lampade, tavoli componibili. Producono complementi in cartone anche Essent’ial (http://www.essent-ial.com/), Drydesign (www.drydesign.it), Marameo Design (www.marameodesign.it), Cardboard Future (http://www.cardboardfuture.com/), Caporaso Design (www.caporasodesign.it/), Tremodi Studio (http://www.incartone.it/), Isabelle Gieli…
ShetkaSTONE (www.shetkastone.com): un materiale duro come la pietra, ottenuto da carta riciclata pre e post-consumo e tessuti o fibre naturali riciclati. Resistente ai graffi, all’acqua e alle macchie, viene usato per ripiani di tavoli, sedie, panchine, portasaponi ed è riciclabile al 100%.
Alle pareti, i quadri vegetali. Quadri veri e propri realizzati con piante da interni, alimentate da un sistema di irrigazione automatica e da un’unica presa di corrente. Li propone Sundar Italia (http://www.sundaritalia.com/). Oltre ad essere belli da vedere, assorbono i rumori, mantengono un livello corretto di umidità e possono eliminare alcune sostanze tossiche presenti nell’aria (es. formaldeide, benzolo, monossido di carbonio, fumo ecc.).
Tra i nuovi materiali ecologici, hanno sempre più spazio le bioplastiche. “Praticità sicurezza, leggerezza, eleganza, economicità ed eco sostenibilità” sono le caratteristiche di Cloe, la nuova collezione di piatti biodegradabili in Mater Bi (una bioplastica a base di amido di mais usata anche per i sacchetti della spesa), lanciata da Eco-inn e Novamont. Resistono agli urti, possono essere riutilizzati dopo il lavaggio in lavastoviglie (fino a 3 volte se si utilizza una lavastoviglie industriale a temperature inferiori a 60 gradi), sono smaltibili con i rifiuti organici (diversamente dai piatti di plastica tradizionali). Peso di 100 piatti in ceramica: 40 chili. Peso 100 piatti Cloe: 5 chili.
Ogni anno, solo negli Stati Uniti, si producono 130 miliardi di lattine. In Europa più di 25 miliardi (dati 2008). Andrea Poggio, vicedirettore Legambiente, al Corriere della Sera: «Ci vuole meno energia per produrre alluminio da una vecchia lattina che per ottenerlo dalla bauxite». Per produrre una lattina di alluminio da 33 cl vengono inquinati 38 metri cubi di aria (quanto una stanza); 18 litri di acqua (53 volte la sua capienza); 30 centimetri cubi di suolo (dati Wwf). Riciclare una lattina a settimana significa risparmiare 17 kg di Co2.
Aiutable di Regenesi è una linea di stoviglie realizzata in alluminio satinato riciclato e riciclabile al 100%: 95 lattine per un posto tavola (180 euro), 16 lattine per una ciotola (90 euro, la confezione da 2), 100 lattine per un vassoio (95 euro).
Emeco trasforma 111 bottiglie di Coca Cola nella Navy Chair; la Re-worked i fondi del caffè in tavoli e sedie; Sawaya & Moroni il P.E.T. nella poltroncina Bella Rifatta; la norvegese Amy Hunting gli scarti del legno in oggetti di design; la Saint-Gobain Glass il vetro nello specchio Sgg Miralite Revolution ecc.
Per fabbricare una t-shirt nuova servono 1.500 litri d’acqua e 100 grammi di sostanze chimiche.
La T-shirt Chair: una poltrona, che al posto dell’imbottitura ha magliette che non si usano più. Può essere acquistata già “imbottita” (580 sterline) oppure come struttura vuota da riempire con le proprie stoffe personali (275 sterline). Vincitrice, in Svezia, del Green Furniture Award 2011.
Se il riciclo presuppone la trasformazione dei materiali, il riuso richiede una buona dose di creatività. Hosepipe Vase è un vaso da fiori ricavato da una vecchia pompa da giardino. Riluci è un progetto di Studioata, per trasformare le vecchie insegne dei negozi in lampade, abatjour, luci d’arredo. Stria Storage Collection assembra assi di legno provenienti dallo smantellamento di vecchi binari ferroviari e ne fa delle cassettiere. Studio Verissimo realizza lampadari, tavoli e sgabelli utilizzando palettine da caffè. Silvana Reclaimed Washing Machine Table è un tavolino da salotto costruito utilizzando il cestello di una lavatrice usata (315 euro).
Silvia Venturini Fendi, creatrice di oggetti di arredamento in materiale di scarto, ad Affaritaliani.it: «[…] É sempre emozionante vedere realizzato un qualcosa che nasce da una mutazione di pensiero. In fin dei conti il riciclo non è altro che il cambio di funzione di un oggetto e il salto mentale necessario alla trasformazione è ciò che procura l’impatto emotivo più forte».
L’Eco Age di Londra è uno store ecosostenibile dove trovare mobili e complementi d’arredo progettati e costruiti con materiali riciclati e riciclabili, nel pieno rispetto dell’ambiente. Quest’anno aprirà anche a Milano. Per ora è possibile acquistare online. Biome Lifestyle (biomelifestyle.com/) vende online complementi d’arredo sostenibili: dalle lenzuola di cotone organico ai bicchieri di vetro riciclato, alle ciotole in bambù. Ogni prodotto è classificato in base a delle credenziali etiche: socialmente responsabile; fatto a mano; riciclabile; riciclato; biologico; sostenibile; equosolidale; spedito via mare; ad alta efficienza energetica. Divisi per categoria anche i prodotti di EcoCentric (http://www.ecocentric.co.uk/index.html), altro shop eco-friendly di successo che spedisce in tutta Europa.