ALESSANDRO PENATI , Repubblica 23/4/2011, 23 aprile 2011
GLI STRANI SEGRETI DELLA MIA BOLLETTA
Infuria il dibattito sul costo dei sussidi alle energie rinnovabili e alla cogenerazione; su rischi e costi del nucleare; su accordi, contratti e intrallazzi con i Paesi stranieri per le forniture di gas; sulle rendite del settore, sulla sua regolamentazione e/o liberalizzazione; sulla creazione del mercato unico europeo e/o protezione dei campioni nazionali.
Ma oltre il problema generale del costo dell´energia, c´è quello del consumatore: la sua capacità di scegliere informato. Approfittando delle vacanze pasquali, ho trovato il tempo per tentare di capire quanto pago di luce e gas a casa mia, e perché. Volevo un termine di paragone per districarmi tra le offerte che la liberalizzazione mi mette a disposizione, e valutarne la convenienza. Ci avevo già provato, ma avevo sempre desistito di fronte all´incomprensibile complessità della bolletta.
Ora non ho più scuse. Confortato dalla nuova bolletta, dal primo gennaio «rinnovata nella grafica e modalità di esposizione di contenuti», più leggibile grazie alle «innovazioni introdotte con le deliberazioni AEEG ARG/elt 228/10, ARG/com 236/10 e ARG/elt 232/10» e armato del Glossario messo a disposizione nel sito dell´Autorità (di 15 pagine), sono partito.
La mia è un´utenza domestica residente D3 (il Glossario non chiarisce) con Servizio di Maggior Tutela (la "maggior tutela" dello Stato mette in crisi la mia anima liberista; da domani passo al "libero mercato"). Scopro che in casa mia potrei installare una piccola fabbrica: 10kW di potenza impegnata (11 disponibili: posso sforare di 1 kW prima che mi taglino la corrente). La tariffa è bioraria grazie al contatore elettronico che misura i consumi nelle fasce orarie F1, F2 e F3 (vedi Glossario). Peccato però che la bolletta riporti che i consumi sono solo "stimati": il contatore serve solo per fare scena? E se non legge e comunica i consumi per fasce orarie, come calcolano quello che pago?
Passiamo all´esame dei costi. Si comincia con i Servizi di Vendita, divisi tra (a) un fisso giornaliero, a sua volta diviso in un costo per la pura fornitura del servizio e una "componente di dispacciamento" (Glossario: "il servizio che garantisce in ogni istante l´equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica"!), a sua volta divisa tra una parte fissa (che è un sussidio solo per i Tutelati) e una variabile (che invece è un costo solo per i piccoli utenti); e (b) una quota energia, a sua volta divisa tra costo dell´energia per fascia oraria, costo di dispacciamento (di nuovo, vedi sopra) e "componenti di perequazione" che neanche il Glossario riesce a spiegare (roba per Tutelati). Poi vengono i Servizi di Trasmissione, manco a dirlo divisi in quota fissa, potenza installata e quota variabile (con 4 scaglioni tariffari). C´è poi una sfilza di sussidi che nel tempo i vari governi hanno munificamente elargito ai produttori con i nostri soldi. Il Glossario ne elenca 10: dalle fonti rinnovabili e assimilate, ai costi sostenuti per la liberalizzazione del mercato; dalle integrazioni alle imprese elettriche minori, ai costi di smantellamento delle centrali nucleari (quelle vecchie, mai funzionanti). Per finire le imposte. Pago le tasse sulle tasse: l´Iva grava infatti sull´imposta erariale e sull´addizionale per Comuni e Province (il bello del federalismo).
Capisco l´esigenza giuridico-amministrativa di avere una struttura tariffaria dettagliata: ma sono affari dell´Autorità e delle imprese. A me interessa solo il costo complessivo per kilowatt (e i consumi effettivi). Ma questo è l´unico valore che la bolletta non rivela. La semplicità sarebbe la migliore forma di trasparenza. Solo così potrei confrontare la convenienza delle varie offerte e avere un incentivo a cambiare fornitore, promuovendo la concorrenza. Come è successo per telefonia e Internet. Come per qualsiasi bene.
Dopo qualche ora, calcolatrice alla mano, trovo che pago 25,03 centesimi il kW, di cui 18,4% sono imposte, 32,2% il costo energetico e ben 49,4% il costo del servizio: forse c´è spazio per aumentare l´efficienza.