LUCA FERRUA, La Stampa 22/4/2011, 22 aprile 2011
Disavventure di coppe e trofei - La «Copa del Rey», il primo «titulo» per Mourinho in Spagna, è diventata un mucchio di rottami dopo essere finita sotto il pullman della squadra che festeggiava
Disavventure di coppe e trofei - La «Copa del Rey», il primo «titulo» per Mourinho in Spagna, è diventata un mucchio di rottami dopo essere finita sotto il pullman della squadra che festeggiava. E’ la prima volta che un trofeo importante viene distrutto per una disattenzione? Nel calcio scarseggiano precedenti così clamorosi. Un momento di paura sembra averlo regalato la Coppa del mondo allo staff azzurro nel 2006: dopo la vittoria nella finale di Berlino, durante i festeggiamenti negli spogliatoi, sembra che qualcuno si sia fatto scivolare dalle mani il trofeo, causando una crepa sulla parte superiore che rappresenta il globo terrestre. Il danno venne sistemato in pochi giorni. In altri sport invece è andata diversamente... Nello sci il campione Usa Bode Miller ha sicuramente battuto Sergio Ramos, il difensore del Real che ha fatto cadere il trofeo dal pullman. La stella Usa al rientro in patria con la Coppa del Mondo 2005 vinta sulle nevi europee pensò che il modo più sicuro per far viaggiare la sfera di cristallo fosse infilarla dentro una valigia e imbarcarla come un normale bagaglio. Quando gli venne restituita all’aeroporto d’arrivo invece della Coppa del mondo trovò ovviamente solo un mucchio di cocci. Sono più frequenti i casi di coppe o trofei importanti rubati o smarriti? In questo caso l’elenco è più lungo e comincia dalla Coppa del Mondo prima versione, la Rimet che pesava quasi quattro chili e per buona parte era in oro a 18 carati. Venne rubata una prima volta a Londra prima del mondiale del 1966 e ritrovata da un cane in un cespuglio. Secondo furto nel 1983 nella sede della Federazione che se l’era aggiudicata in via definitiva, quella brasiliana, ma questa volta nessun ritrovamento: la versione ufficiale è che sia stata fusa in lingotti d’oro dai ladri. Ma sono in molti a pensare che sia in realtà in casa di qualche facoltoso collezionista con la passione del calcio. E dire che la Rimet era già scampata ai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale: le truppe naziste la cercarono ovunque per prendersi l’oro, ma l’allora segretario della Federazione italiana, che deteneva il trofeo, la salvò nascondendola in una scatola da scarpe. La più preziosa resta la Coppa Fifa? L’ultimo tentativo di furto risale alla cerimonia di apertura dei Mondiali in Sud Africa e durante lo svolgimento dei Campionati del Mondo il trofeo viene esposto al pubblico all’interno di una struttura di vetro anti-proiettile e controllato da videocamere speciali 24 ore su 24, in attesa di essere portato allo stadio in cui si giocherà la finale. Ma quanto vale? Ideata e disegnata nel ‘71 dall’orafo e scultore italiano Silvio Gazzaniga e prodotta nel Milanese, la coppa è alta 36,8 centimetri, in oro massiccio a 18 carati, il diametro della base è di 13 cm, pesa poco più di sei chili e con i suoi oltre 300 mila euro di valore è considerata il trofeo più prezioso. Spesso però alle squadre o agli atleti restano delle copie dei trofei perché l’originale viene rimesso in palio. Anche le copie finiscono nel mirino dei ladri? Nel 2007 a Marsiglia, durante un misterioso furto senza segni di scasso, venne fatta sparire la copia della Coppa Campioni, conservata dal club dalla vittoria del ‘93 sul Milan (1-0 in finale a Monaco). I ladri sembrano amare il calcio? E’ uno degli sport dove circola più denaro ed è quindi normale che i calciatori siano nel mirino di chi architetta colpi dal bottino garantito. Alla vigilia di Natale del 2008 quattro ladri fecero irruzione nell’abitazione milanese del brasiliano Ronaldinho, trafugando gioielli e orologi, ma «dimenticando» il Pallone d’oro. Venne invece portato via quello del ’90 che Lothar Matthäus conservava nella sua villa di Lecco. I ladri graziarono Luca Toni quando, nella primavera 2008, dalla sua casa modenese sparirono numerosi oggetti, eccetto la medaglia d’oro dei Mondiali 2006 e la Scarpa d’oro. Furti di trofei anche per Cavani, Miccoli, Mexes e Menez, mentre i ladri hanno colpito anche a casa della star del Napoli Hamsik, ma poi tutto è stato restituito. Negli altri sport chi ha subito furti e danneggiamenti di trofei? Oltre ai capolavori di Miller, che dimenticò in un cappotto al bar una medaglia olimpica, qualche disavventura anche per un altro sciatore: lo svizzero Accola si è visto recentemente rubare la Coppa del Mondo ‘92 che era esposta in un hotel a Davos. Grande paura per Kjetil Andrè Aamodt a cui portarono via 19 medaglie tra Mondiali e Olimpiadi e moltissime Coppe, ma tutto venne ritrovato.