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 2011  aprile 22 Venerdì calendario

La Russia piena di petrodollari li sperpera in vista delle elezioni - La Russia dovrebbe avere una situazione fiscale invidiabile, visto che l’impennata dei prezzi del petrolio sta riversando decine di miliardi di dollari extra nelle casse dello stato

La Russia piena di petrodollari li sperpera in vista delle elezioni - La Russia dovrebbe avere una situazione fiscale invidiabile, visto che l’impennata dei prezzi del petrolio sta riversando decine di miliardi di dollari extra nelle casse dello stato. In realtà, il governo sta spendendo questo fortuna inaspettata non appena la riceve, con implicazioni preoccupanti per il futuro dell’economia. Con due scadenze elettorali importanti quest’anno e l’anno prossimo, era inevitabile che la Russia volesse usare una parte di queste entrate per guadagnarsi il favore degli elettori. È la portata di questa frenesia di spesa che lascia stupefatti. Il ministro delle finanze ha recentemente aggiunto 14,4 miliardi di dollari di uscite extra alle previsioni di bilancio per il 2011 - e 30 miliardi di dollari a quelle dell’anno prossimo, equivalenti al 2% del Pil. Il premier Putin sta distribuendo denaro ovunque, dalle pensioni ai sussidi all’agricoltura senza dimenticare la difesa. La Russia possiede ancora alcune riserve fiscali, finanziate con una saggia politica di risparmio sui proventi del petrolio. Il fondo di riserva per i tempi difficili registrato in bilancio ammonta a 26 miliardi di dollari, ma si è ridotto drasticamente dai 143 miliardi del 2008. Il fondo nazionale per il Welfare può contare su altri 92 miliardi di dollari, ma questa somma dovrebbe servire a puntellare il sistema pensionistico cronicamente sottofinanziato, e ha già iniziato ad essere intaccata per finanziare programmi fuori bilancio. Perfino Kudrin ritiene che il bilancio fiscale della Russia sia insostenibile e si dichiara intenzionato a ridurre il punto di breakeven a 90 dollari entro il 2015. Una cura da cavallo richiederebbe tagli di bilancio per 70 miliardi di dollari, e non esiste la minima possibilità che venga attuata. La smania di spesa della Russia comporterà un netto aumento delle tasse in futuro - che avrà l’effetto di deprimere gli investimenti e la crescita. Nell’ipotesi più negativa, se il prezzo del petrolio sprofonderà, il deficit aumenterà a dismisura, gli investitori si spaventeranno - e la Russia si pentirà di non essere stata più prudente negli anni dell’abbondanza.