Alessandro Carlini, Libero 21/04/2011, 21 aprile 2011
LA BEFFA DEI CENTO NOMI DEL RAÌS E GHEDDAFI SI TIENE IL SUO TESORO
Gaddafi, Qadafi, Elkaddafi. Sono soltanto tre dei tanti modi usati per scrivere il cognome del Colonnello. Purtroppo sono tutti validi perché non ci sono particolari regole di traslitterazione dei nomi dall’arabo. E questo sta diventando un problema per i funzionari americani e quelli delle banche di mezzo mondo che devono bloccare i tanti conti di Muammar Gheddafi. «Per noi non è mai stato facile operare», ha affermato al Wall Street Journal Vasilios Chrisos, responsabile dell’ufficio di vigilanza della banca australiana Macquarie Group. «Ma ora è diventato più che una sfida con quello che sta accadendo».
Il Dipartimento del Tesoro Usa ha redatto un elenco con 12 diversi nomi del leader libico ma secondo gli esperti sono pochi. In tutto ci sono più di 100 modi per scrivere il cognome di Gheddafi. Ed ecco quindi che le banche si devono rivolgere ad esperti di linguaggio da affiancare ai loro contabili per poter trovare il tesoro del raìs.
VARIANTI LOCALI
È molto più facile la traslitterazione di termini in cinese o giapponese. Per l’arabo si entra in un’altra realtà, dove i nomi possono cambiare a seconda del luogo. A partire dalla parola Mohamed, una delle più diffuse nella cultura musulmana, che può diventare Mahmut, Mehmud o decine di altre varianti. I problemi aumentano con le parole che contengono poche vocali, che possono così essere scritte in molti modi. Già è difficile per le autorità e le banche far luce nel coacervo di prestanome, holding e società offshore che di solito dittatori e terroristi mettonoin piedi per poter celare il loro denaro.
Fra i vari metodi usati per scovare le varianti di un nome c’è la cosiddetta “fuzzy logic” dei motori di ricerca su internet, che offre le diverse opzioni ortografiche di un termine. Ma anche questa serve a poco con gli imperscrutabili arabi, dato che le ricerche vengono fatte con l’alfabeto latino e quindi si ottiene una gamma ridotta di risultati.
Insomma, è un vero e proprio rebus, un altro aspetto difficilmente risolvibile della guerra contro il regime di Gheddafi. E questi problemi non potevano che rappresentare la fortuna di compagnie di un settore in grande crescita. Fra queste il CJK Dictionary Institute, che ha arruolato un manipolo di coraggiosi linguisti che si sono mossi fra elenchi telefonici, libri, studi, per compilare un mastodontico dizionario con sette milioni di varianti dei nomi arabi.
Il genio che ha reso possibile questo elenco è Jack Halpern, l’uomo delle parole, al quale la comunità internazionale deve essere riconoscente. Per comprendere l’importanza del suo lavoro si può fare l’esempio di un nome nella lista nera degli Stati Uniti, quello di Hatem Ahmad Barakat, sostenitore degli Hezbollah libanesi.
Gli americani, con tutti i loro esperti del Tesoro e della Cia, sono riusciti a trovare solo quattro varianti. Secondo il metodo creato da Halpern, quel nome si può scrivere in ben 130 mila modi diversi. E la CJK ha stretto diversi accordi di collaborazione con altre compagnie.
AFFARE GLOBALE
Il più importante sembra quello con la Compsec Inc, che vende servizi di intelligence al governo americano. «Ho visto uno straordinario interesse in quello che sto facendo», ha commentato Halpern. E le autorità Usa hanno sempre più bisogno di esperti come lui, da impiegare ad esempio nella lotta contro Al Qaeda. È fondamentale, infatti, riuscire a bloccare il finanziamento delle organizzazioni terroristiche. Anche se i gruppi integralisti ricorrono al sistema islamico detto “hawala”, che non prevede l’intermediazione bancaria per il trasferimento di fondi ma mediatori che fanno tutto sulla parola. Per quanto riguarda Gheddafi, è stato congelato il suo tesoro all’estero, stimato in 120 miliardi di dollari, ed è sparso in diversi Paesi, fra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Austria e Italia. Ma secondo la BBC il Colonnello resta in possesso di riserve auree per un valore di sei miliardi di dollari, che si troverebbero nei caveau di Tripoli. Questo offre una relativa sicurezza al raìs, che continua a distribuire con tanti per pagare i mercenari africani al suo servizio.
Alessandro Carlini