Riccardo Sabbatini, Plus-Il Sole 24 Ore 16/4/2011, 16 aprile 2011
QUELLE BUONUSCITE MILIONARIE
Non tutti sono Steve Jobs che, tornando alla Apple giunta sull’orlo della bancarotta, domandò lo stipendio simbolico di un dollaro. E la fece diventare la più profittevole azienda del pianeta. Oppure come Vincenzo Maranghi che, cacciato da Mediobanca, chiese per sé soltanto le ferie non godute e il Tfr. Ma neppure è augurabile che si diffonda il caso di Cesare Geronzi, dimissionato da Generali dopo meno di un anno con una liquidazione da 16,6 milioni. Una presidenza, la sua, non memorabile se non per i contrasti al vertice che l’hanno caratterizzata. Come si giustifica una simile buonuscita? Il fatto è che talvolta le società sborsano somme significative non per accaparrarsi un manager quanto piuttosto per separarsene. La mancanza di fiducia impedisce di proseguire la convivenza ma, senza giusta causa - consigliano loro i legali - conviene mettere mano al portafoglio. Certo, al momento dell’assunzione occorrerebbe prevedere l’eventualità di un divorzio e possibili paracadute. E darne pubblicità. Ma pochi lo fanno.
Delle società dell’indice Ftse/Mib appena 14 - ha accertato la Consob - dichiarano l’esistenza di indennità in caso di cessazione anticipata del rapporto con i manager. Ed una soltanto ne precisa l’ammontare. Per il resto o non prevedono nulla (20) oppure nulla dicono(4). UniCredit, ad esempio, non aveva comunicato l’esistenza di un paracadute d’oro a favore di Alessandro Profumo – lo ha fatto solo nell’ultima relazione di corporate governance – e quando è arrivato il conto (40 milioni) il mercato si è sorpreso. Neppure è noto se la banca sia stata sanzionata dalla Consob per il ritardo in una comunicazione comunque dovuta (art. 123-bis del Tuf). Per tornare a Generali l’ultima relazione di governo societario precisa che non erano in essere accordi per la liquidazione dei manager ma, al tempo stesso, che Geronzi avrebbe ottenuto una indennità pari a due compensi annui (in tutto 5 milioni) se dopo il primo mandato non fosse stato riconfermato nella carica. Ciò che è servito come moltiplicatore per la sua buonuscita. Spesso si discute se la buona governance crea valore per gli azionisti. In questo caso la previsione di una liquidazione avrebbe permesso di distruggerne di meno. Le relazioni che legano i manager alle società, in fondo, sono come i matrimoni. È importante trovare la donna migliore con cui vivere ma altrettanto importante è incontrare quella giusta da cui, eventualmente, separarsi.