Stefania Fiorucci, Novella 2000, 14/04/2011, n. 15, pp. 14-20, 14 aprile 2011
Giacomo Urtis. Chirurgo estetico con ambulatori sparsi in tutta Italia. Interrogato per due ore come “persona informata dei fatti” da Ilda Boccassini, che voleva sapere se erano passate dal suo ambulatorio le minorenni Ruby e Iris
Giacomo Urtis. Chirurgo estetico con ambulatori sparsi in tutta Italia. Interrogato per due ore come “persona informata dei fatti” da Ilda Boccassini, che voleva sapere se erano passate dal suo ambulatorio le minorenni Ruby e Iris. Urtis ha negato. […] Tra i suoi clienti annovera anche le teste coronate d’Inghilterra. Una settimana al mese, infatti, si reca a Kensington Palace, a Londra, dimora dei duchi di Kent, che gli hanno assegnato un’intera ala del palazzo come alloggio e come studio dove fare una remise en forme alle loro Altezze Reali. «Mi trattengo qualche giorno, faccio il mio lavoro e torno». I personaggi col sangue blu «tengono molto alle mani, perché nell’alta società fanno tanti baciamano. E quella è l’unica parte del corpo che rivela con esattezza l’età […]. I gioelli poi come possono risplendere su una mano rinsecchita? […] A Londra e dintorni piace il gusto italiano. Non hanno il culto della chirurgia estetica come in America. Odiano i lividi, per loro fare il ritocchino è ancora una cosa da non confessare neppure in famiglia. Si fa, ma non si dice. E poi io seguo le mode anche in fatto di estetica. Ora, per esempio, vanno gli zigomi tirati fino all’orecchio e il labbro di sotto più grande di quello di sopra, con un malizioso buchino in mezzo. Io uso solo prodotti riassorbibili. Così, se passa la moda, si possono fare cose diverse». *** I politici «sono i miei pazienti ideali perché, quando vengono da me, non chiedono. Non sanno cosa devono fare, si fidano totalmente. Io li prendo tra virgolette “vergini”, cioè quando non hanno mai fatto niente, e così posso iniziare un bel lavoretto di riempimento, gli tolgo le rughe degli occhi e della fronte e loro sono felicissimi».