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 2011  aprile 11 Lunedì calendario

SGUARDI SENZA TEMPO NELLE FOTO DI ROMA

Tutti conosciamo la bellezza di Roma, l’ imponenza dei suoi monumenti. Ma se ci avviciniamo ad essi, magari con l’ aiuto dell’ obiettivo di un a macchina fotografica, scopriamo lo sguardo senza tempo delle statue, la bellezza e l’ umanità di occhi difficili da incrociare perché stanno lassù, lontani». Così Pierangelo Laterza si è avvicinato alle antiche statue e ha vinto con le sue immagini il concorso «UBS e i territorio, il dettaglio come codice», rivolto ai giovani talenti di Roma e Torino. Insieme a lui ha ottenuto il premio Simone Tramonte, il quale ha ritratto angoli della Garbatella, un quartiere che «contiene il passato come le linee di una mano, scritto sui muri e negli sguardi delle persone che ci vivono». Le foto di Laterza e Tramonte sono esposte nella mostra itinerante «Dettagli del territorio. I fotografi italiani della UBS Art Collection», con immagini scelte da una delle più importanti raccolte di arte contemporanea presenti al mondo, che conserva oltre trentacinquemila opere tra dipinti, fotografie, disegni, sculture e video realizzati da giovani talenti a partire dagli anni Sessanta. Dal cortile del Chiostro del Bramante, l’ esposizione si sposta ora a Modena, Treviso, Brescia, Bologna e Firenze. Vi si possono ammirare trentacinque scatti di fotografi italiani che hanno raggiunto la celebrità internazionale. Si va dalle immagini di Olivo Barbieri, che catturano il fascino delle città storiche e la bellezza aggressiva dell’ architettura contemporanea, ai paesaggi campestri di Franco Fontana, che sembrano quadri astratti dove i colori brillanti dei prati in fiore sono accostati seguendo le linee nette degli appezzamenti di terreno. Si incontrano i ritratti delle statue classiche che la maestria di Mimmo Jodice rende vive e quasi parlanti e i paesaggi urbani di Gabriele Basilico, con i porti, le gru, i cantieri navali, dai quali è scomparsa ogni traccia di presenza umana. Il contrario dei paesaggi di Massimo Vitali che riesce a creare una veduta apparentemente infinita e brulicante di persone. Particolare anche la tecnica usata da Luigi Ghirri che, sperimentando filtri e tempi di esposizione, seppe immortalare immagini eleganti e poetiche.
Lauretta Colonnelli