Giuliana Ferraino, Corriere della Sera 16/4/2011, 16 aprile 2011
ORO RECORD, VERSO 1.500 DOLLARI. CARO-MEDAGLIE PER LE OLIMPIADI
L’onore di fornire il metallo per tutte le 4.700 medaglie, che saranno distribuite durante l’Olimpiade e la Paralimpiade di Londra nel 2012, potrebbe diventare un investimento di marketing più oneroso del previsto per Rio Tinto. Il gigante minerario anglo-australiano si è aggiudicato la fornitura in esclusiva di oro, argento e rame (la componente principale della lega di bronzo) per le medaglie, ma la corsa del prezzo dei metalli sta facendo salire il conto. L’oro ieri ha toccato il nuovo record storico arrivando quasi a 1.482 dollari l’oncia, per poi scivolare leggermente. Sono la fragilità del quadro economico, con la preoccupazione di una ripresa dell’inflazione, il dollaro debole e l’instabilità nel mondo arabo, a far lievitare le quotazioni del bene rifugio per eccellenza in tempi di crisi. Dai Giochi olimpici di Pechino, nel 2008, il valore dell’oro è salito del 65%, con un rialzo del 27%soltanto l’anno scorso. E la Gfms, la società di consulenza leader mondiale sui metalli preziosi, nel suo Gold Survey 2011 prevede che possa arrivare fino a quota 1.600 dollari. Anche se, in termini assoluti, siamo ancora lontani dalla vetta raggiunta nel 1980, quando l’oro quotava 880 dollari l’oncia, equivalenti a 2.248 dollari attuali, spinto dalla recessione, dalla fiammata del petrolio e dall’invasione sovietica dell’Afghanistan. Quanto all’argento, che è il metallo più usato, perché si impiega anche nelle medaglie d’oro e di bronzo, ieri quotava 42,44 dollari l’oncia, vicino ai massimi da 31 anni. Se non ci sarà un’inversione di tendenza nei prossimi mesi, la fattura olimpica di Rio Tinto potrebbe perciò arrivare ben al di sopra di quanto la società, che ha due sedi (a Londra e a Melbourne) e doppia quotazione (nella City e in Australia), spese per fornire le medaglie all’Olimpiade invernale di Salt Lake City, a meno di 50 chilometri dalla sua miniera di Kennecott Utah. Da questa miniera arriverà la gran parte del metallo anche per Londra 2012. Una minima parte sarà estratta invece nella miniera Oyu Tolgoi, in Mongolia. Non si sa ancora quanto metallo Rio Tinto dovrà fornire, visto che la Royal Mint, la Zecca Reale britannica, non ha ancora deciso il design delle medaglie. Ma il Financial Times ha provato a fare qualche calcolo. Per i Giochi di Sydney 2000, Bhp (che nel 2001 si è fusa con Billiton per creare Bhp Billiton, il maggior gruppo minerario mondiale) fornì più di una tonnellata di argento, per un valore di 147.900 dollari. Ai prezzi attuali una tonnellata d’argento costerebbe più di 1,3 milioni. Nel 1948, l’ultima volta che Londra ha ospitato l’Olimpiade, una tonnellata d’argento valeva 22.500 dollari (il prezzo dell’argento era di 70 cent l’oncia, mentre quello dell’oro meno di 35 dollari l’oncia). Un altro mondo.