Dario Cresto-Dina, la Repubblica 14/4/2011, 14 aprile 2011
Siamo tutti precari. Quando Vittorio C. si separa dalla moglie un venticello trasporta su Ponzano Veneto una notizia che subito sembra una maldicenza: «La sua invalidità è un trucco»
Siamo tutti precari. Quando Vittorio C. si separa dalla moglie un venticello trasporta su Ponzano Veneto una notizia che subito sembra una maldicenza: «La sua invalidità è un trucco». Come si può dubitare delle condizioni di un uomo di quasi 60 anni che da otto si sposta su una carrozzina o aiutandosi con le stampelle nei rari quarti d´ora in cui il morso della malattia si allenta? Si può, si può; tanto che i carabinieri che lo pedinano lo immortalano per notti e notti nelle balere di due paesi vicini mentre si esibisce nella salsa e nella merengue bachata con l´agilità flessuosa di un puma. Inchiodato, stavolta per davvero, perde l´indennità di accompagnamento e la pensione d´invalidità che dal 2003 gli ha fruttato 170mila euro. Una storia come tante, se non fosse che il "puma della merengue" fa causa all´Inps, portando in tribunale fior di perizie mediche che testimoniano l´assoluta straordinarietà della sua malattia: "È come se avessi un chiodo piantato nella schiena. Ogni tanto si allenta e posso tornare a muovermi". Il primo ballerino a intermittenza della storia.