Sissi Bellomo, Il Sole 24 Ore 15/4/2011, 15 aprile 2011
IN RIPRESA LA DOMANDA EUROPEA DI CACAO
Il ritorno del cacao ivoriano sui mercati internazionali sembra essere imminente, proprio in un momento in cui la domanda europea si sta rafforzando: la European Cocoa Association ha comunicato proprio ieri che le macinazioni nel primo trimestre sono aumentate del 3,5% a 353.103 tonnellate. Il dato è parzialmente distorto dal boom tedesco (+22,7% a 108.816 tonn), che deriva a sua volta in parte dalla modifica di alcuni criteri statistici, ma indica comunque la prosecuzione di una tendenza positiva che si era manifestata già nei mesi precedenti.
Ieri le quotazioni del cacao si sono rafforzate sulla scia di questi dati. Ma la ripresa, ormai prossima, delle esportazioni di cacao dalla Costa d’Avorio potrebbe avere nelle prossime settimane un effetto ribassista.
Dopo l’arresto di Laurent Gbagbo, il paese africano è ancora lontano dall’essere pacificato. Ma per il presidente Alassane Ouattara riattivare quella che è la principale fonte di entrate per lo Stato è una priorità assoluta. La promessa di rimettere in fuzione nel giro di pochi giorni i porti di Abidjan e San Pedro appare dunque credibile. «Le prime navi potranno attraccare già la prossima settimana – ha assicurato Patrick Achi, portavoce di Ouattara – e le esportazioni riprenderanno normalmente». Ad assicurare la sicurezza delle operazioni di carico contribuiranno i militari francesi e i caschi blu dell’Onu. E nei magazzini dei terminal marittimi ci sono 500mila tonn. di cacao pronte ad essere imbarcate, una quantità pari a circa il 15% della produzione globale. L’armatore danese Moller-Maersk, che sperava di prelevare un carico di merce ad Abijan già mercoledì, è stato costretto a rinviare per difficoltà burocratiche, ma adesso è più che ottimista: «Speriamo di tornare all’80-90% della normale attività entro la metà della prossima settimana». Anche la francese Cma Cgm prevede di riprendere i trasporti a giorni, con il primo cargo in programma per il 18 aprile. Fondamentale sarà tuttavia che entro allora riprenda, almeno parzialmente, anche l’attività delle banche.