la Repubblica 15/4/2011, 15 aprile 2011
LETTERE
Chissà perché ronza e arronza proprio adesso, nella memoria dei vecchietti, un vecchio inno già popolarissimo fra i ragazzini paraculetti di un secolo fa: «A caval, a caval, a caval, sull’apposito destriero! La strada del maniero! Il viale, quando piov!»... E chissà come mai, da secoli e secoli, la stessa povera Italia che fa piangere tanti poveri italiani all’interno, «gnente gnente» fa ridere tanti prestigiosi stranieri all’estero.
Alberto Arbasino, Roma