Luca D’Ammando, varie, 13 aprile 2011
APPUNTI, PER VOCE ARANCIO - BIGLIETTI
Il 90% dei biglietti aerei si vende online.
PREZZI I prezzi fissi dei biglietti aerei non esistono più. Ogni volo ha da dieci a 12 fasce di costo. I prezzi cambiano una volta ogni ora, mossi da algoritmi monitorati 24 ore su 24 da team di statistici. Lo stesso sedile sul medesimo jet può avere 86 tariffe differenti in 90 giorni e costare fino al 596% in più se si sbagliano giorno e ora di prenotazione.
CONSIGLI Consigli per acquistare un biglietto aereo online:
1. Non è vero (in assoluto) che prima si compra e meno si spende. Le compagnie aeree iniziano a variare un prezzo del biglietto a tre mesi e mezzo dal decollo. Prima pubblicano sul sito prezzi civetta, bloccati e molto alti. Poi entra in azione l’algoritmo che regola i prezzi.
2. È un errore anche prenotare troppo tardi. A circa 14 giorni dalla partenza, per i voli di linea, e a 7-10 giorni, per le low-cost, il computer rialza del 15-20% il prezzo, contando sul fatto che gli ultimi arrivati sono disposti spendere di più pur di partire. Il disorso cambia per le rotte ad alta concorrenza, per le quali le copagnie sono costrette a promozioni last minute.
3. I giorni migliori per prenotare sono martedì e mercoledì. Il martedì è la data canonica delle promozioni al ribasso. Il mercoledì i concorrenti si adeguano e la disponibilità di posti low-cost è al top. Nel weekend i prezzi sono sempre più alti.
4. Gli aggregatori, siti che confrontano i prezzi di tutte le compagnie, vanno bene soprattutto sui voli a lungo raggio. Una volta trovato il minor prezzo vale la pena sfogliare i siti dei big mondiali che spesso hanno offerte che non finiscono nel calderone di questi strumenti.
SEATGURU Seatguru.com, il sito in cui i passeggeri possono lasciare commenti sulle proprie esperienze di volo. Creato dieci anni fa da Matthew Daimler, oggi conta più di 700 aeromobili censiti e illustrati nei dettagli: i posti, i sedili, le file, gli snack serviti, il check-in, la consegna del bagaglio, i ritardi ecc.
ORE Secondo le norme dell’Unione europea un pilota può volare al massimo 900 ore l’anno.
DORMIRE Il sindacato britannico dei piloti di aerei ha reso noto che, tre mesi fa, durante un volo nazionale, due piloti si sono addormentati. Poco dopo il decollo, il co-pilota ha chiesto di potersi appisolare. Permesso accordato. Poi anche il comandante, che non riusciva a tenere gli occhi aperti, ha avuto un colpo di sonno. Quando si è risvegliato, si è reso conto che erano passati dieci minuti. C’era il pilota automatico inserito, in più un sistema avverte il pilota, con un suono di allarme, se qualche parametro come l’altitudine è fuori norma. Ma secondo lo stesso comandante britannico, «il suono non è forte, e se uno dorme, rischia di non svegliarsi».
BOING I Boing 737, gli aerei più diffusi al mondo, continuano ad avere problemi con i buchi alla fusoliera. Il primo aprile sul volo Southwest 812, in viaggio tra Phoenix a Sacramento con 118 passeggeri a bordo, venti minuti dopo il decollo si è sentito un boato e poi una fortissima raffica di vento: a metà del corridoio si era aperto uno squarcio di mezzo metro da cui si poteva vedere il cielo.
CONTROLLI I controlli anti-buco previsti dall’Enac sono strettissimi. La carlinga, sottoposta a pressurizzazione e depressurizzazione, è una delle parti più sollecitate dell’aereo. Ogni singolo pezzo di alluminio è sottoposto a test di torsione (fino a 35-40 gradi) prima del montaggio. Le migliaia di rivetti che li uniscono sono controllati uno a uno. A ogni atterraggio è previsto un controllo visivo di ali e fusoliera, ogni 2.500 ore di volo è obbligatorio un controllo palmo a palmo del mezzo e ogni due anni l’intero aereo viene smontato pezzo per pezzo.
MANICA Giovedì 7 aprile 51 mongolfiere hanno attraversato il canale della Manica. I partecipanti, arrivati da tutta Europa, sono partiti dal Kent, in Gran Bretagna, e dopo quattro ore di volo sono atterrati nei dintorni di Calais, in Francia. Si tratta del più numeroso gruppo di mongolfiere che abbia mai compiuto la traversata.
ROBOT Nel gennaio 1921, a Praga durante lo spettacolo R.U.R. (Rossum’s Universal Robots) si sente per la prima volta la parola “robot”, applicata a automi meccanici in grado di svolgere lavori noiosi e ripetitivi. In ceco “robota” significa “lavoro manuale senza intelligenza”. La pièce è stata scritta da Karel Capek e mostra una società dove le macchine pensanti, avendo sostituito l’uomo in ogni attività, si impadroniscono del mondo.
ORIENTE 1 «Nella notte del 12 aprile 1961, erano le tre del mattino ora di Washington, Jfk fu svegliato dal funzionario di turno al Consiglio per la Sicurezza Nazionale con la notizia che un russo, chiamato Jurij Gagarin, aveva fatto un giretto attorno al nostro pianeta, primo essere umano a raggiungere la Frontiera oltre la gravità terreste, con la falce e il martello dell’Unione Sovietica dentro una palla di cannone chiamata, polemicamente, “Oriente 1”» (Vittorio Zucconi, la Repubblica).
IDIOZIA «È un’idiozia, un’impresa che sfascerà i nostri bilanci e toglierà miliardi a ricerche ben più importanti, è un esercizio di puro machismo da ragazzini che giocano a vedere chi fa pipì contro il muro più da lontano e più in alto» (il direttore della Nasa, James Webb, nel 1961, dopo che Kennedy aveva deciso di lanciare il programma spaziale per sbarcare sulla Luna).
SPAZIO Negli ultimi cinquant’anni gli Stati Uniti hanno stanziato per progetti spaziali 825 miliardi dollari. Gli altri paesi con programmi spaziali complessi messi tutti insieme (Cina, India, Giappone ed Europa con l’Esa) hanno speso tra i 1.600 e i 1.800 miliardi di dollari. I numeri della Russia sono segreti.
BREVETTI/1 La Nasa vanta 6.300 brevetti, dal metodo più avanzato per depurare le acque, sviluppato per riciclare l’urina degli astronauti, alla visione iper-spettrale, usata nelle più avanzate tecniche operatorie anticancro.
BREVETTI/2 Tra i brevetti della Nasa divenuti oggetti di uso quotidiano: le lenti antigraffio degli occhiali, gli apparecchi invisibili di ortodonzia, i rilevatori di fumo antincendio, gli utensili senza fili ecc.
SOTTOMARINO Nuovo progetto del miliardario britannico Richard Branson: esplorare i fondali oceanici con un “sottomarino volante”. Si tratta di un veicolo anfibio lungo cinque metri e mezzo, realizzato in titanio e fibra di carbonio, che può scendere fino a 11mila metri di profondità. L’esploratore Chris Welsh lo userà per visitare la Fossa delle Marianne. Poi sarà lo stesso Branson a salirci per arrivare nella Fossa di Porto Rico, nell’Oceano Atlantico. Finora ha investito nel progetto dieci milioni di dollari, ma conta di rifarsi aprendo le esplorazioni sottomarine al turismo.
AUTO L’italiano medio dedica ogni anno alla propria auto 1.500 ore.
CAVALLO L’85% della benzina consumata da un’auto non serve a farla spostare ma viene dispersa in calore: le automobili moderne pesano una tonnellata e servono a trasportare 70 kg (il peso medio di una persona) per 4 km (viaggio medio di un’auto) a una velocità media in città di 12 km/h. Tradotto: spendiamo migliaia di euro per modelli superaccessoriati e avere in cambio le stesse prestazioni di un cavallo.
IBRIDO «La struttura finanziaria delle auto elettriche non sta in piedi. Dobbiamo trovare un modo più intelligente per abbattere le emissioni. Fiat ha iniziato a sviluppare i modelli ibridi prima che arrivassi io: la tecnologia del metano e del gpl è la soluzione più importante per ridurre le emissioni di Co2 in Europa» (Sergio Marchionne, che ha fatto sapere che al prossimo Salone dell’auto di Detriot presenterà un nuovo modello ibrido della Fiat).
SPOSTARSI Secondo un sondaggio di Kelly Service su un campione di seimila lavoratori italiani tra i 18 e i 65 anni, alla domanda «quanto lontano saresti disposto a spostarti per trovare il tuo lavoro ideale?», l’89% si è detto disponibile a trasferirsi dalla propria città. Di questi il 56% resterebbe nei confini nazionali, l’11% sarebbe disposto a espatriare, rimanendo però in Europa, e il 22% cambierebbe anche continente.
SIGARETTE Una sigaretta sfusa di contrabbando a Manhattan costa 75 centesimi.
LOOSIES Come reazione all’aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette, a New York sono tornate le loosies, le “sciolte”. Venditori abusivi sono stati avvistati anche in pieno centro: il luogo più battuto è il marciapiede dell’Ottava Avenue, fra la 35esima e la 36esima strada. Per decenni le loosies erano finite confinate nelle zone malfamate, a Harlem o nel Bronx, vendute sottobanco ai neri e ai latini. Ora, con l’ultimo rincaro deciso dal sindaco Bloomberg, un pacchetto di sigarette costa dai 13,50 ai 15 dollari, a seconda della marca e del quartiere dove si acquista (a New York non c’è il prezzo fisso).
LOONIE Loonie Warner, detto Loonie Loosie, il più celebre venditore abusivo di sigarette sciolte a New York. Lavora fra la 35esima e la 36esima. È stato arrestato 15 volte. Vende in media 2.000 sigarette al giorno, con un profitto di 150 dollari.
POSSO? «Il mondo va da un’altra parte, e i fumatori sono una retroguardia carbonara che viaggia verso l’estinzione, lo sappiamo, e io non ho nessuna voglia di fare complicati discorsi sul mio diritto di lasciare lo Stato fuori dalla mia vita, non ho voglia di sentirmi dire che potrei pesare sul sistema sanitario nazionale, non ho voglia di far notare che sullo stesso sistema nazionale pesa già un numero altissimo di salutisti che ogni domenica si piallano i legamenti giocando a calcetto, senza contare lo sciatore fratturato e il corridore che ha corso per una vita intera respirando benzene. Sono discorsi evasivi, questi, e non ho più voglia di farli. Però, ogni tanto, ho ancora voglia di fumare. Un pochino. Posso?» (Filippo Facci, dall’introduzione a 450 buoni ristoranti dove si può fumare, Panorama – Economy).