Ettore Bianchi, ItaliaOggi 12/4/2011, 12 aprile 2011
DISNEY ALLA CONQUISTA DELLA CINA
Disney vuole esportare i suoi parchi giochi in Cina. E lo fa partendo da Shanghai, dove ha intenzione di investire 2,6 miliardi di euro per realizzare una struttura che dovrebbe essere inaugurata nel 2016 e di cui è stata posta la prima pietra. Il nuovo parco andrà ad aggiungersi a quello di Hong Kong, che già attira milioni di cinesi.
Per Robert Iger, amministratore delegato della Disney, intervenuto alla cerimonia a Shanghai, si tratta di un giorno speciale nella storia di Walt Disney.
La casa statunitense si attende molto da questo progetto. E, per attirare il pubblico che non ha ancora molta dimestichezza con i personaggi Disney, sono state apportate alcune modifiche per andare incontro ai gusti della nuova clientela. Così Minnie indosserà ogni giorno il suo qipao, vestito tradizionale cinese. Un grande lago artificiale di 400 mila metri quadrati e alcuni canali sorgeranno all’interno del parco, ricordando i paesaggi del delta del fiume Yang Tsé. Allo stesso modo, gli spettacoli che si svolgeranno nel castello, definito il più alto e il più grande di tutte le Disneyland del mondo, saranno concepiti su misura per gli spettatori locali.
L’obiettivo è attirare 7,3 milioni di visitatori nel primo anno di vita della struttura. A termine, invece, si punta a una potenziale clientela di 330 milioni di abitanti delle città.
Disney assicura che la culla del divertimento sarà, nel contempo, autenticamente Disney e distintamente cinese.
Per la prima fase del progetto si spenderanno 2,6 miliardi di euro. La somma sarà divisa tra Disney, che detiene il 43% della società costituita ad hoc, e il partner cinese Shengdi, consorzio di realtà attive nei comparti dell’immobiliare, dei media e degli alberghi. Una cifra considerevole, che corrisponde quasi al budget dell’Expo che Shanghai ha ospitato l’anno scorso. Altri 500 milioni saranno messi sul piatto per le infrastrutture annesse al parco.
La metropoli del paese asiatico nutre molta fiducia in questa iniziativa. Il sindaco, Han Zheng, afferma che Shanghai potrà migliorare la sua immagine di destinazione turistica internazionale.
Non è stato comunque facile per Disney arrivare alla definizione e all’approvazione del progetto: ci sono voluti quasi dieci anni. La casa americana aveva inoltre pensato di approfittare della sua offerta di parchi tematici per negoziare un pacchetto che includeva la possibilità di lanciare la sua catena televisiva e di distribuire su larga scala le sue produzioni. Ma il governo cinese è molto sensibile alla questione: l’industria dei media è strettamente sotto controllo e soltanto 20 film stranieri all’anno sono autorizzati a uscire sugli schermi. Per ora Disney deve accontentarsi della cittadella dei divertimenti.