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 2011  aprile 11 Lunedì calendario

FRATELLI COLTELLI È MEGLIO LITIGANDO SI MATURA


LONDRA - Insultarsi in pubblico come gli ex Oasis Liam e Noel Gallagher oppure odiarsi cordialmente in campo come le tenniste Venus e Serena Williams. I fratelli coltelli hanno una marcia in più.
Più litigano, si sfidano e competono l’uno con l’altro, più imparano. La rivalità tra minore e maggiore è una benedizione, sostiene una ricerca dell’università di Cambridge, in Gran Bretagna. E’ bene che i genitori lo sappiano adesso che le vacanze di Pasqua si stanno avvicinando e che senza la scuola si avrà tanto (troppo) tempo libero. Se i vostri pargoli si accapigliano, praticano la lotta libera sul pavimento o si rubano i giocattoli a vicenda, lasciateli fare. Perché stanno imparando come comportarsi in società. Stanno apprendendo come esprimersi emotivamente e come affrontare le future relazioni interpersonali. Cuscinate e pizzicotti sono una scuola di vita.
E chi ne beneficia? Soprattutto il fratello minore, ha scoperto lo studio condotto dalla dottoressa Claire Hughes, che ha monitorato da vicino per cinque anni i fratelli, a partire dai 2 anni di età, di 140 famiglie inglesi. L’esperta di psicologia in età evolutiva e la sua équipe hanno sottoposto le piccole cavie a una serie di test. Per esempio hanno girato dei video dei bambini mentre interagiscono con i genitori, con i fratelli e con degli sconosciuti. Hanno sottoposto a colloqui e questionari le madri e i padri, le insegnanti e i fratelli stessi, corredati da quiz sulla memoria, sul linguaggio e sul comportamento. Dopo aver analizzato questa notevole mole di dati i ricercatori britannici sono arrivati a una conclusione certa. Quando il più piccolo raggiunge l’età di 6 anni il suo livello di comprensione sociale e di adattamento ai diversi contesti e ambienti, è alla pari di quello del fratello o della sorella più grandi. Ed è probabile che da adulto sarà più popolare e avrà una carriera di maggiore successo rispetto al primogenito.
Avere una relazione poco cordiale con il sangue del proprio sangue aiuta a sviluppare quelle che lo studio scientifico definisce «impalcature emotive». La competizione tra fratelli inizia prestissimo, in famiglia, per accaparrarsi l’affetto dei genitori. E poi continua quasi sempre in età adulta. Gli esempi illustri si sprecano. Rosario Fiorello, che all’inizio della carriera era l’unico personaggio famoso di famiglia, presto è stato raggiunto per notorietà dal fratello minore Beppe, che oggi è uno degli attori italiani più noti. A conferma della reciproca competitività l’anno scorso Fiorello Junior ha confessato di essersi pentito di aver presentato nel 1995 il programma Karaoke, che era stato portato al successo da Rosario. E che dire dei fratelli coltelli Ed e David Miliband? Entrambi candidati per la leadership del Labour britannico, a trionfare inaspettatamente è stato il minore Ed. E David, con la coda tra le gambe, ha lasciato la politica. Nei corridoi di Westminster si vocifera che non si parlino più. E adesso che Ed ha deciso di sposarsi è improbabile che David gli farà da testimone come era stato deciso prima che le loro vite lavorative si scontrassero.
Le sorelle non fanno eccezione. Le nostrane Veronica e Irene Pivetti si rincorrono nella carriera televisiva (dopo che la prima ha abbandonato la politica). Le american sisters Kardashian (Kim, Kourtney e Khloe) si litigano l’attenzione dei tabloid, dei fidanzati famosi e dei reality show. E anche la super star Beyoncé viene insidiata dalla sorellina, Solange Knowles, che è diventata cantante, ma anche modella, attrice e imprenditrice.
Ma dal comportamento bellicoso di fratellini e sorelline i genitori possono imparare qualcosa. «I bambini spesso hanno la capacità di insegnare agli adulti concetti importanti. Per esempio a metterci una pietra sopra e a perdonare - spiega al Times l’esperta -. Di solito i piccoli impiegano poco tempo a risolvere le loro dispute perché vogliono tornare a giocare senza avere preoccupazioni».
Mamma e papà, però, devono stare attenti a dosare le coccole. I bambini, anche prima dei due anni, capiscono immediatamente se il fratello o la sorella ricevono più affetto. E se l’amore non è equo la competitività rischia di trasformarsi in risentimento.