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 2011  aprile 11 Lunedì calendario

iPAD. QUANTO COSTA ANDARE A TAVOLETTA - Al Louvre è conservata una statua egizia dall’atipica suggestione hi-tech

iPAD. QUANTO COSTA ANDARE A TAVOLETTA - Al Louvre è conservata una statua egizia dall’atipica suggestione hi-tech. È stata plasmata con la creta nel terzo millennio avanti Cristo, eppure sembra proiettata nel nostro terzo millennio. Rappresenta uno scriba accovacciato sulla sua tavoletta d’argilla, con gli occhi rivolti al cielo. Le analogie con i tablet moderni, iPad in primis, sono sconcertanti e così anche lo sguardo dello scriba verso l’alto sembra anticipare una connessione totale e perenne e, perché no, anche il cloud computing, i dati conservati in un server e raggiungibili via etere. È reale quell’essere sempre con lo sguardo rivolto al «cielo» , inteso come connessione totale e perenne alla Rete. È proprio la connessione «perenne» a Internet a dare forza all’i-Pad 2. Non parliamo solo di Wi-fi, ma soprattutto di 3G, ovvero del collegamento alla rete cellulare p e R n a v i g a R e ovunque e avere l’accesso ai dati in qualsiasi circostanza. Le proposte e i limiti Le offerte dei quattro principali gestori telefonici si sono ulteriormente affinate e i prezzi rivisti verso il basso. Gli obiettivi? Catturare più tablet utenti possibili, con un occhio di riguardo ai «Melomani» , i clienti di Apple. Per fare ciò molte sono le strategie e tante le opzioni. Wind, Vodafone e Tim sembrano privilegiare chi vuole una connessione senza limiti e con velocità che si avvicinano alla banda larga. Che non sono soltanto gli «smanettoni» , ma anche coloro che amano un’Internet televisiva, piena di video e tv (gratis o a pagamento) da guardare ovunque. Una strategia che, come nel caso di Wind, punta al tetto massimo di velocità raggiungibile dalla Rete nelle principali 64 città italiane: la straordinaria Hsdpa a 14.4 Mbp. Ci sono però gestori, come Tre, che invece hanno pensato a offerte aggressive rivolte a un pubblico giovane innamorato del cyberspazio e, soprattutto, dei social network. Interessante è l’offerta mista di Vodafone 3G, con molto valore aggiunto, e la sicurezza offerta da Tim. Ma vediamo in dettaglio le principali offerte. Wind ha appena lanciato Mega Unlimited, un abbonamento in promozione (per i primi sei mesi) a 10 euro al mese. Dopo, la tariffa raddoppia (20 euro al mese), ma si può navigare senza limiti. A dir la verità, un limite c’è: quello dei 10 giga. Dopo averlo raggiunto non si paga niente in più, ma la velocità da 14,4 o 7,2 megabit per secondo scende a 32 kbit per secondo. L’offerta «a tempo» Più economiche le altre due offerte: Internet No Stop (1 gigabyte al mese a 7,2 Mbps 9 euro al mese) e Mega Ore (50 ore al mese) a 9 euro. Quest’ultima offerta è studiata per chi vuole navigare in determinati momenti e dunque preferisce una tariffa a tempo. La strategia di Vodafone, tariffe a parte, punta molto al contenuto dell’offerta. Per esempio, le «app» (applicazioni software) da scaricare dal sito. «Come Vodafone Calcio con le dirette tv delle partite di serie A — dice Alessandra De Carlo, responsabile Data Mobile marketing di Vodafone Italia — o Vodafone Music per scaricare musica» . Le offerte (vedi grafico) puntano a diversi target di utenti. Il pacchetto Sempre Smart strizza l’occhio al mondo delle chat e dei social network; Sempre Super (il più caro) è stato studiato per chi utilizza l’iPad o altri tablet per guardare video, acquistare musica o giocare online. Infine, Facile Day è la tariffa per navigatori occasionali. L’operatore 3, anche per l’Ipad2, riconferma l’offerta molto aggressiva a 5 euro al mese per 3 giga di traffico. Uno dei punti di forza è la possibilità di navigare in alcuni Paesi esteri (Austria, Australia, Danimarca, Hong Kong, Irlanda, Svezia e Gran Bretagna) alla stessa tariffa italiana. Sembra l’offerta più conveniente, in realtà bisogna capire quali uso si fa del tablet perché non sempre 3 garantisce una copertura totale. Infine c’è Tim. Le tre offerte cercano di polarizzare sia professionisti della Rete, sia giovani orientati ai social network. Al di là delle tariffe, il punto di forza di Tim è la rete stessa con una capillarità un’affidabilità uniche. Difficilmente si resta senza campo e l’assistenza, in caso di problemi tecnici, è sempre assicurata. Marco Gasperetti