Armando Massarenti, Domenica-Il Sole 24 Ore 10/4/2011, 10 aprile 2011
RIVOLUZIONE INTORNO ALLA PARTICELLA DI DIO
Non c’è neppure bisogno di fare appello all’onestà intellettuale per ammettere – da parte di noi profani, anche quelli che magari un po’ di fisica e di filosofia della scienza l’hanno orecchiata – che è dura capire la reale importanza dell’esperimento diretto da Giovanni Punzi con l’acceleratore di particelle Tevatron del Fermilab di Chicago che ha fatto scalpore in questi giorni. Di sicuro posso dire tre cose: 1) Che i fisici italiani sono un esempio di eccellenza nel mondo (e anche nel nostro Paese), e dunque ci si può fidare;
2) Che mediaticamente la notizia suona assai bene;
3) Che altri illustri scienziati hanno commentato che, «se vera», è una scoperta rivoluzionaria. «L’unica cosa di cui siamo certi», ha spiegato Punzi, è che «non si tratta del bosone di Higgs», cioè del sacro Graal della fisica, che tutti si ostinano a soprannominare "particella di Dio", mentre sarebbe assai più corretto dire, più naturalisticamente, "particella Dio". La quale «dovrebbe decadere in particelle più pesanti di quelle registrate dall’esperimento, che invece decadono in quark normali». Dunque si sarebbe scoperta una nuova particella e forse addirittura una nuova forza. Si tratterebbe insomma di uno dei risultati più rivoluzionari dell’ultimo mezzo secolo. I maligni ricordano che annunci del genere si sono già avuti in passato, nel 2004 e nel 2008, e che essi coincidono con i momenti di crisi dei finanziamenti del Tevatron. Vedi, ad esempio, www.fnal.gov/pub/presspass/press_releases/selex_6-17.html e http://physicsworld.com/cws/article/news/36514. Ma potete confrontarli voi stessi con il nuovo esperimento, di cui trovate
online la spiegazione http://theory.fnal.gov/jetp/talks/Viviana.pdf. E anche con l’articolo originale di Punzi & C: http://arxiv. org/PS_cache/arxiv/pdf/1104/1104.0699v1.pdf, che fornisce le statistiche usate per stabilire che il segnale è "significativamente" in disaccordo con le previsioni teoriche. Potenza di internet. Certo non posso garantire che capiate di più di quanto possa capire io. Cioè quasi nulla. Ma mai dire mai. L’unico consiglio che posso darvi è di rileggere questa Filosofia minima nel sito del Sole 24 Ore: www.sole24ore.com. Così almeno non dovrete trascrivere questi complicati indirizzi, e con quattro semplici clic potrete sognare di essere al corrente delle ricerche fisiche più all’avanguardia. O magari esserlo veramente!