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 2011  aprile 11 Lunedì calendario

WASHINGTON—

La testimonianza dovrebbe essere a prova di smentita. Visto che arriva da una fonte ufficiale, da qualcuno che non dovrebbe mentire. Il suo nome è Guy Hottel, agente speciale dell’Fbi. Il poliziotto segnala in uno stringato rapporto quanto è avvenuto nel giugno 1947 a Roswell in New Mexico, lungo quella che gli appassionati definiscono l’autostrada degli extraterrestri. Ecco cosa racconta l’agente Hottel su un episodio famoso. In un’area desertica precipitano tre «dischi volanti» e le squadre arrivate sul posto rinvengono altrettanti misteriosi oggetti del diametro di 16 metri e rialzati al centro. Una descrizione che combacia con quella tipica degli Ufo. Ma tra i rottami c’è dell’altro: nove cadaveri dalle fattezze umane, alti tra i 90 e i 100 centimetri. Indossano delle tute simili a quelle di piloti impegnati nei test di velocità. Insomma le vittime sono l’equipaggio dei «dischi volanti» , dei veri extraterrestri. Cosa ha provocato l’incidente degli strani oggetti? Probabilmente— sostiene l’agente Hottel— le interferenze provocate dai potenti radar impiegati dall’aviazione militare. Il rapporto— svelato dal sito dell’Fbi — fornisce altre informazioni interessanti. Nelle prime ore dopo l’incidente — aggiunge Hottel — si diffondono notizie sulla caduta degli Ufo. «Le molte voci riguardanti i dischi volanti sono diventate realtà quando l’ufficiale dell’intelligence del 509 ° Gruppo Bombardieri è stato fortunato nel riuscire a entrare in possesso di uno dei dischi» . La storia viene poi sepolta negli archivi e l’Air Force smentirà, in seguito, il ritrovamento degli Ufo. Stessa linea assunta quando anni dopo alcuni ricercatori sosterranno che le autorità sono in possesso dei resti di reperti interessanti che potrebbero essere quelli di un oggetto volante. Diverse le spiegazioni. Si trattava di un pallone sonda— ribattevano le fonti ufficiali— oppure erano esperimenti per un progetto top secret. Ma sono in tanti a non credere alle versioni ufficiali. Anche perché la vicenda raccontata da Hottel è solo una delle molte che segnalano avvistamenti misteriosi e presenze «extraterrestri» in una regione compresa tra la famosa area 51— in Nevada— e il New Mexico. La segnalazione dell’Fbi ha avuto un seguito alla fine degli anni 70, quando sono emerse molte testimonianze di chi era a Roswell nei giorni dell’incidente. Un ricercatore ha affermato che gli Ufo sono precipitati in almeno 11 siti. Un dottore ha sostenuto che in una base aerea sono state condotte le autopsie degli extraterrestri. Molti libri hanno riportato i ritrovamenti di materiali strani — forse pezzi dei «dischi» — e rilanciato le accuse all’Air Force di aver voluto coprire la presenza dei «marziani» . Una polemica infinita tra scettici e «credenti» che il rapporto dell’agente Hottel rilancerà. Guido Olimpio