R.P., Corriere della Sera 10/4/2011, 10 aprile 2011
MILANO—
«Quando il presidente Berlusconi definisce la sentenza civile di primo grado sul Lodo Mondadori una "rapina a mano armata"dimentica di dire che l’unico reato di questa lunga vicenda, come stabilito dalla Corte di cassazione, è stata la corruzione del giudice Vittorio Metta perpetrata nell’interesse di Fininvest nel 1991» . Così ieri, in una nota, il portavoce della Cir ha replicato alle dichiarazioni del presidente del consiglio sul lodo Mondadori. Berlusconi infatti, intervenendo all’assemblea dei cofondatori del Pdl, ha definito «una rapina a mano armata» la vicenda processuale del Lodo Mondadori, che si è conclusa con il riconoscimento di un danno da 750 milioni di euro per la Cir di Carlo De Benedetti causato dalla Fininvest. «I magistrati— ha poi aggiunto il Cavaliere — hanno trovato la formula per attaccare il mio patrimonio, ma non vinceranno» . È per questo che il portavoce della Cir è intervenuto sulla questione, ricordando anche che «da tale reato di corruzione giudiziaria di cui Cir fu vittima è nata l’attuale causa civile. Si tratta di un contenzioso tra due aziende, la Cir, società quotata in Borsa, e la Fininvest, non riguarda l’attività politica passata e presente del presidente del Consiglio nè le legittime idee dell’ingegner Carlo De Benedetti ed è pertanto una vicenda che nulla ha a che vedere con le polemiche politiche quotidiane» . Il 4 marzo scorso si è tenuta l’ultima udienza con le controrepliche della causa civile alla Corte d’appello di Milano. Arriverà entro il 4 maggio prossimo la sentenza d’appello. Dal 4 marzo sono scattati i 60 giorni di tempo che il collegio di giudici presieduto da Luigi De Ruggero ha per depositare il verdetto. Il termine non è tassativo, ma fonti giudiziarie affermano che entro il 4 maggio la sentenza sarà depositata in cancelleria. R. P.