BRUNO RUFFILLI, La Stampa 9/4/2011, 9 aprile 2011
Torna il Commodore icona degli Anni 80 - È tornato. Ed è migliore di prima». Così inizia sul sito web di Commodore la seconda vita del C64, che sarà di nuovo in vendita da maggio
Torna il Commodore icona degli Anni 80 - È tornato. Ed è migliore di prima». Così inizia sul sito web di Commodore la seconda vita del C64, che sarà di nuovo in vendita da maggio. «Riceviamo cinque richieste di informazioni al secondo», racconta al New York Times Barry Altman, l’imprenditore che lo scorso settembre ha acquistato lo storico marchio di computer. Il modello originale, lanciato nel 1982, aveva specifiche oggi superate anche da un cellulare economico: memoria da 64 Kb, processore da meno di 1 MHz (un pc attuale è almeno duemila volta più veloce). Però era relativamente semplice da usare e si poteva acquistare anche nei negozi di giocattoli; così, in dodici anni di vita, è stato venduto in diciassette milioni di esemplari ed è diventato il singolo computer più diffuso nel mondo, un record intaccato solo dall’iPad. Allora l’avventura di Steve Jobs era appena all’inizio, ma per il piccolo Commodore il suo Apple II non era un vero concorrente, visto che costava più del doppio. Più duro fu il confronto con l’Atari 800, e in seguito, con Sinclair ZX Spectrum, BBC Microcomputer e Amstrad CPC 464: ognuno aveva i suoi tifosi, come le quadre di calcio. «Non lo capivano i genitori / Lo sconsigliavano i professori / Lo attaccavi al televisore e ore e ore / A caricare giochi dal registratore / La grafica mancava di definizione / Ma la sostituiva l’immaginazione»: il Commodore 64 è finito in una canzone degli Articolo 31, in diversi film (da «Il cielo sopra Berlino» a «Notte Prima degli Esami»). E soprattutto, è rimasto nel cuore di un’intera generazione, per cui ha rappresentato il primo approccio con l’informatica. Stavolta, dopo parecchie resurrezioni annunciate e mai realizzate, dopo svariati prototipi simili a un pc prodotto da Asus, l’idea di Altman potrebbe aver fortuna. D’altra parte il recupero della Mini Minor da parte di Bmw è stato un successo, così come quello della Fiat 500, e nel campo della tecnologia anche Polaroid si sta preparando a un rilancio in grande stile, con l’aiuto di Lady Gaga. Sempre, nell’aspetto del nuovo modello, qualcosa ricorda il vecchio, ma quelli di Commodore si sono superati: «Il design è quanto più vicino possibile all’originale», si legge nel sito, e infatti il C64 del 2011 è identico a quello di ventinove anni fa (una massiccia tastiera beige con tasti scuri), pur essendo un apparecchio del tutto nuovo nell’hardware e nel software. Prezzi da 250 dollari per il solo chassis a 895 dollari per la versione più completa; il computer viene fornito di serie con Linux, ma è possibile anche installare Windows 7. Non c’è più il registratore a cassette per caricare i programmi in Basic (che allora si vendevano nelle edicole), sostituito da un lettore masterizzatore dvd o blu-ray nascosto nella fiancata sinistra. E se finora i vecchi giochi per C64 si potevano far girare solo su pc o iPhone, adesso è possibile usarli di nuovo su un Commodore: c’è un software apposta, che traduce i bit in nostalgia.