Antonio Gnoli, la Repubblica 9/4/2011, 9 aprile 2011
QUANDO LA DEMOCRAZIA RISCHIA
Francis Fukuyama torna a difendere la sua ben nota tesi sulla "fine della storia", e lo fa alla luce delle recenti rivolte arabe, le quali confermerebbero che il sistema liberal-democratico stia trionfando sui chiusi sistemi totalitari (anche quelli islamici). A parte il fatto che non è ancora chiaro l´esito di ciò che sta accadendo a Sud del Mediterraneo, resta da vedere che cosa si debba intendere con l´espressione "fine della storia". C´è a questo proposito un importante carteggio (apparso qualche tempo fa per Adelphi) tra due dei migliori intellettuali che il Novecento abbia annoverato: Alexandre Kojève e Leo Strauss. Le riserve di Strauss sono che proprio l´idea di "fine della storia" conduca inesorabilmente a forme politiche totalitarie. Altro che democrazia! Quanto a Kojève, che dell´espressione fu l´originalissimo inventore, immaginò che la "fine della storia" più che al trionfo dei diritti umani rinviasse allo stile di vita del capitalismo americano, che avrebbe omologato il mondo. Ma è un´omogeneizzazione che apre inquietanti scenari per la stessa democrazia. La storia non finisce, essa eccede, esplode, a volte diventa forza incontrollabile. E il caso – che sovente ci sorprende e ci spiazza - vi gioca un ruolo non secondario.