Marco Belpoliti, La Stampa 9/4/2011, 9 aprile 2011
COMMODORE64, UN VECCHIO PER SENTIRCI GIOVANI
Poiché il primo amore non si scorda mai, nel Facebook della memoria Commodore 64 ritorna. Con il VIC-20 è stato il primo computer di successo: 17 milioni di pezzi venduti. Indimenticabili. In quel 1982 s’imparavano i rudimenti della videoscrittura attraverso una macchina che era venduta «al prezzo di un gioco», come diceva la pubblicità. Un imprinting indimenticabile. Dopo, la stessa forma delle macchine è cambiata, evolvendo sempre più verso l’high tech, dando forma a quell’immaterialità che era, secondo i profeti del postmoderno, la vera «forma» del presente e anche del futuro.
Il vintage è insieme al glamour la forma stessa del futuro anteriore in cui da tempo viviamo. La forma dell’oggetto rimane la stessa - la memoria del passato - mentre dentro il «motore» è aggiornatissimo - il presentefuturo in cui ci adagiamo con voluttà. Come per la Mini o la 500. Quei ragazzi degli Anni Ottanta sono oggi degli adulti che hanno la necessità di avere il presente senza perdere il passato. Una rassicurazione necessaria in un mondo che va sempre più in fretta