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 2011  aprile 08 Venerdì calendario

IL FATTO DI IERI - 8 APRILE 1934

Quel libro, “Sambadù, amore negro”, storia di una passione erotica tra una giovane bianca e un ingegnere nero, era un insulto al regime, in tempi di invasione dell’Etiopia, e il Duce non ci pensò due volte. Sequestrato “per offesa alla dignità di razza” e fatto bruciare l’8 aprile 1934. Solo un passo dell’affascinante biografia di Maria Volpi Nannipieri, in arte Mura, firma di punta di Sonzogno, capace di togliere il sonno alle lettrici con le sue storie pruriginose e grande rivale di Liala, star della narrativa rosa del tempo. Singolare personaggio Mura, esordiente di successo nel ’19 con “Perfidie”, romanzo saffico, tuttora icona del lesbismo, e più avanti, autrice-cult con “Piccola”, best-seller ispirato a una Lolita ante litteram. Scrittrice ai vertici delle vendite ma scomoda, sorvegliata dall’Ovra per la sua relazione hard con Alessandro Chiavolini, segretario del Duce e futuro ministro, e per alcuni intrighi di troppo con gerarchi fascisti, impauriti di possibili ricatti. Torrenziale nel suo macinare romanzi, diari di viaggio, novelle, rubriche giornalistiche. Snobbata dalla critica ma adorata da Marinetti e oggi rivalutata come fedele interprete di un certo “femminile” dei primi del ‘900.