Antonio Orighi, La Stampa 8/4/2011, 8 aprile 2011
LIRIA, IL MUSEO PIU’ IMPENETRABILE DEL MONDO
Volete visitare il madrileno Palacio de Liria, la casa-museo della celeberrima Duchessa D’Alba, una delle collezioni pittoriche private più importanti del mondo? Armatevi di una pazienza degna di Giobbe, altrimenti potreste arrivare sull’orlo di una crisi di nervi.
Se siete fortunati ci vorranno due anni d’attesa. Per mettersi in lista bisogna comunicare per fax o per e-mail le proprie generalità e il numero della carta d’identità o del passaporto.
Poi, quando si degneranno di segnalarvi che è arrivato il vostro agognato turno, avrete a disposizione, solo al venerdì, appena 45 minuti per un tour guidato. Tre gruppi di 16 persone ognuno alle 10, alle 11 e a mezzogiorno. Eppure, ne sarà valsa la pena e i vostri amici schiatteranno d’invidia.
Liria, un palazzo neoclassico del XVIII secolo al n.20 di calle Princesa, a due passi da Plaza De España, è probabilmente il museo più impenetrabile del mondo. La ragione è semplice: ci vive la nobildonna con più titoli del pianeta, la ricchissima Cayetana Fitz James Stuart, Duchessa d’Alba, 85 anni. Una leggenda vivente che, per preservare il suo patrimonio artistico (e per attingere alle sovvenzioni statali), ha creato una fondazione ad hoc dal 1975.
La legge impone all’aristocratica visite gratuite almeno quattro giorni al mese. La duchessa adempie scrupolosamente, anche se, noblesse oblige, chiude i suoi tesori da metà dicembre a metà gennaio e da giugno ad ottobre. E nessuno ha mai avuto niente da ridire.
Già all’ingresso della lussuosa dimora di due piani, una copia in piccolo del Palazzo Reale di Madrid, si capisce perché era il cenacolo intellettuale preferito da Hemingway e Malraux durante la Guerra Civil del 1936-39 (Franco la bombardò e venne ricostruita e inaugurata nel ‘56 da Cayetana).
Il giardino all’italiana è raffinatissimo, con tanto di cimitero per i cani e le lapidi in francese. Poi si entra nel vestibolo e comincia la meraviglia. Ben 100 tele, da Fra’ Angelico a Goya. Non solo: fantastici arazzi dal XVI al XVII secolo. E una biblioteca di 30 mila volumi con gli originali dei quaderni di bordo di Colombo nel suo primo viaggio alla scoperta delle Americhe.
Prima però è indispensabile sapere che la collezione d’arte è molto legata alla storia della Casa d’Alba, le cui origini risalgono al 1053. E che p r o b a b i l m e n t e uno dei quadri più noti di Francisco Goya che troneggianoa Liria, la XIII Duchessa d’Alba, ritrae quella che era molto probabilmente la stessa modella usata dal pittore per la Maja Desnuda.
Al pianterreno, dove fa gli onori di casa una stupefacente scala di marmo di Sabatini, c’è il salone da pranzo e quello da ballo, con lampadari in cristallo di Boemia. Poi si sale al 1º piano, il clou della collezione. Pareti tappezzate dal rosso al verde e dall’azzurro al rosso segnalano le varie sale: Stuart, italiana, fiamminga, Gran Duca D’Alba, spagnola.
E qui si rimane di stucco perché il visitatore scopre quadri famosissimi, come il Granduca d’Alba di Velázquez e Tiziano, la Infanta Margherita di Rubens, l’imperatore Carlo V ed Isabella di Portogallo di Rubens, un paesaggio di Rembrandt, il Cristo in croce de Il Greco.
Non solo: oltre a mirabili statue, monili d’oro del XVI secolo, argenteria e pregiatissimo vasellame d’epoca, capolavori di Perugino, Veronese, Reni, Ruysdael, Jan Brueghel, Crayer, Zurbarán, Murillo, de Ribera detto Lo Spagnoletto. E, al secondo piano, lontano dagli occhi dei visitatori, ci sono tre sale private con opere di Chagall, Renoir, Fantin-Latour, Fortuny, Picasso, Miró.
Se vi è già venuta l’acquolina in bocca, tremate. Ultimamente le code si sono addirittura allungate. Colpa di un recentissimo serial sulla vita della mitica Cayetana mandato in onda dalla spagnola Telecinco, che ha girato gli interni a Liria e scatenato le richieste.
Però, per pochissimi fortunati, si è aperto uno spiraglio: «Se si tratta di una o due persone che vengono dall’estero e ci chiamano, cerchiamo di fare il possibile per accontentarle», ci assicurano dalla Fondazione Casa de Alba. Il telefono della «suerte»? Eccolo qui: 0034-91-5475302.