Massimo Gaggi, Corriere della Sera 8/4/2011, 8 aprile 2011
UN BEL LIFTING PER TROVARE LAVORO
«Sai Cindy, quando ti guardo di profilo mentre sorridi mi sembra quasi che il tuo naso e il mento si tocchino» . Cindy Jackson— americana dell’Ohio trapiantata a Londra, 55 anni (ma ne dimostra trenta) e 52 interventi di chirurgia plastica che l’hanno trasformata dalla fronte ai piedi — spiega con le sue insicurezze giovanili e le battute dei compagni di scuola la mania per il bisturi estetico che l’ha fatta diventare una donna da Guinness dei primati. Vanità, edonismo, il desidero di piacere e sedurre: sono questi i fattori che hanno reso popolare la chirurgia estetica in tutti gli strati sociali, quelli che hanno spinto Cindy a rimodellare persino le sue ginocchia e le mani. E a farla diventare una testimonial vivente delle tecniche con le quali i ragazzi del baby boom ormai coi capelli grigi inseguono il mito dell’eterna giovinezza. Eppure, oggi, non sono più queste le uniche molle che spingono gli americani a cambiare il loro aspetto. Sempre più spesso si ricorre alla plastica per avere un aspetto più giovanile sul posto di lavoro e cercare di sfuggire, così, alle ristrutturazioni aziendali che prendono di mira i dipendenti più anziani. E chi l’impiego l’ha già perso, a volte ricorre al bisturi o al botox antirughe prima di affrontare i colloqui coi nuovi, possibili, datori di lavoro. Erano stati in molti a prevedere che la lunga crisi economica e un generale calo dei redditi avrebbero ridotto il ricorso a questo tipo di interventi: spese certamente non essenziali quando i bilanci familiari sono sempre più tirati. Invece gli ultimi dati indicano che negli Stati Uniti il ricorso agli interventi estetici è aumentato anziché diminuire (13 milioni di trattamenti nel 2010, il 5%in più), mentre cresce anche il numero di uomini che si sottopongono a una plastica. «La categoria più grossa di nuovi clienti» , racconta Phillip Haeck, il presidente dell’associazione dei chirurghi estetici, «è quella degli uomini di oltre 55 anni che hanno paura di perdere il lavoro» . La plastica nasale, gli zigomi, per le donne le tecniche per rassodare il seno, sono gli evergreen di questa professione. Però il nuovo Eldorado è l’eliminazione delle rughe attorno agli occhi col bisturi, il botox o iniettando altre sostanze. Ma questi uomini che, anziché sedurre, «giocano in difesa» , hanno un comportamento sociale ben diverso da quello delle donne che hanno aperto loro la strada. Intanto cercano di risparmiare, puntando più sui fillers iniettati che sul bisturi. E poi si tengono ben lontano dall’edonismo guascone di chi, come Cindy, ha addirittura pubblicato un libro dal titolo provocatorio: The Living Doll, la bambola vivente. Loro, invece, sono costretti a prendere atto che la ruga non solo non affascina più, ma non viene più nemmeno presa come un indizio di capacità e di esperienza. massimo. gaggi