Roberto Giardina, ItaliaOggi 5/4/2011, 5 aprile 2011
I deputati tedeschi mangiano meno - I deputati italiani mangiano tanto, i loro colleghi tedeschi al confronto si contentano di poco
I deputati tedeschi mangiano meno - I deputati italiani mangiano tanto, i loro colleghi tedeschi al confronto si contentano di poco. Tra Montecitorio e Palazzo Madama, il migliaio di rappresentanti del popolo tra supplì e cannelloni, salmone e vino d´annata, hanno consumato per dieci milioni di euro. Appena nel ´99, quando si pagava ancora in lire il conto, fu di meno di tre miliardi, cioè un milione e mezzo di euro. E ci sarebbero da aggiungere altri dieci milioni per gli stipendi del personale. La differenza tra Roma e Berlino si può sintetizzare in una parola: gli italiani vanno alla buvette, i tedeschi alla Kantine, che non vuol dire cantina in questo caso bensì mensa. Manca un totale per il Bundestag, il Parlamento tedesco, dove gli Abgeordnete, cioè i deputati, che nessuno chiama onorevoli, sono appena 660 contro i nostri 950. Di meno, e più parchi. La mensa, intanto, non è in esclusiva: ogni giorno serve circa tremila clienti, tra il personale, i giornalisti, e chiunque sia accreditato, o invitato da un deputato. A me hanno servito un würstel con Kartoffelsalat, non eccezionale direi, ma il conto non l´ho pagato. Comunque si trattava di due euro e 80 a testa. Fuori l´avremmo pagato circa quattro euro, non una grande differenza. Il problema della mensa è che i “verdi” hanno preteso e ottenuto che vengano serviti alimenti biologicamente controllati. E ciò fa salire il costi di gestione. Anche a Palazzo Madama i prezzi sono bassi, ma non si mangiano salamini, e insalata di patate presa dal congelatore. I nostri senatori pagano un euro e mezzo per piatto di spaghetti al ragu, e due euro per un roast beef, che mi dicono ottimo. Non parlo per esperienza personale, perché nessuno mi ha mai invitato. Che ci si può attendere da una Kantine, una mensa, come quelle degli uffici e delle fabbriche? Tanto è vero che gli Abgeordnete, cercano di mangiare “fuori casa”, in qualche ristorante dei dintorni. O, magari, al vicino chiosco che vende currywürst e polpette. Lo trovano più ruspante e gustoso. Sul tetto del Bundestag c´è un ristorante dai prezzi piuttosto alti,il “Käfer´s”, aperto anche ai visitatori normali. Per evitare la lunga fila, durante la stagione turistica, per visitare il Bundestag, e salire sulla cupola di cristallo creata da Norman Foster, si può prenotare un tavolo e si viene ammessi attraverso un passaggio particolare, senza perdere tempo. Un espediente abbastanza caro. Infatti, di rado si vede un deputato seduto al ristorante. Leggo che i nostri onorevoli hanno un buono pasto per pranzare in uno dei tanti ristoranti intorno ai loro palazzi, come se fossero semplici dipendenti di un´azienda. Non so se sono aggiornato, ma credo che paghino tre o quattro euro per un buono che da diritto a un pranzo completo. Il resto è a carico dei contribuenti. A Berlino, niente di simile. D´altra parte, perfino nel più esclusivo ristorante vicino al Bundestag, il “Bocca di Bacco”, a mezzogiorno se si sceglie nel menu fisso, non si pagano più d´una quindicina di euro, vino escluso. I deputati tedeschi devono stare attenti a non esagerare, guadagnando meno della metà di un collega italiano. Per fortuna loro, Berlino è una capitale dai prezzi miti, per i ristoranti e per gli alloggi. Ma c´è almeno una notizia negativa da Berlino. Il gestore della Kantine del Bundestag, Herr Feit Reisberger, si lamenta che ogni giorno spariscono posate e piatti per un totale di 175mila euro. E non sono neanche d´argento e porcellana. I deputati tedeschi mangiano poco e hanno le mani lunghe? Sembra che li regalino come souvenirs a amici e elettori.