Giovanna Gabrielli, il Fatto Quotidiano 6/4/2011, 6 aprile 2011
IL FATTO DI IERI - 6 APRILE 1909
IL FATTO DI IERI - 6 APRILE 1909 - “Finalmente è mio. Ho raggiunto il Polo Nord il 6 aprile”. Con questo messaggio al New York Times, Robert Peary, ingegnere della US Navy, già noto per le audaci spedizioni in Groenlandia, comunicò al mondo la sua conquista della calotta boreale. Un sogno inseguito con tenacia e iniziato nel marzo 1909, quando con slitte, cani, guide iniut e amici esploratori, aveva lasciato Cape Columbia, la punta estrema dell’isola canadese di Ellesmere, per inoltrarsi sulla banchisa di ghiaccio e conficcare, vittorioso, la bandiera a stelle e strisce sul punto più estremo. Missione compiuta, ma anche inizio di una storica querelle tra il presunto eroe del Polo e il medico Frederick Cook che non solo rivendicherà per sé quella conquista, avvenuta un anno prima, ma accuserà Peary di falso, di foto e dati manipolati. Una contesa violenta, con tanto di sferzanti copertine dei tabloid francesi e risse nella comunità scientifica, conclusa col perentorio intervento del Congresso USA che nel 1911, affida la palma al baffuto Peary. Decisione contrastata e, sembra, riconosciuta solo nel ’90, quando le 250 pagine della puntigliosa inchiesta del contrammiraglio Thomas Davies, dichiareranno Peary primo conquistatore del Polo.