Rosalba Castelletti, la Repubblica 6/4/2011, 6 aprile 2011
LE ULTIME ORE DI SAI BABA. L’INDIA IN FILA PER IL SANTO
Giungono a migliaia a Puttaparthi, il villaggio all’estremità meridionale del subcontinente indiano che ha dato i natali a Sri Sathya Sai Baba. Da una settimana il guru 84enne dalla folta capigliatura afro e dal sari color zafferano che vanta tra i suoi seguaci presidenti, primi ministri, star e sportivi di tutto il mondo, è ricoverato in ospedale a causa di problemi respiratori e renali e, secondo il bollettino diffuso lunedì sera, «le sue condizioni sono critiche».
Che a prendersi cura della sua salute ci sia un équipe di ben 12 medici, tra cui specialisti giunti da Gran Bretagna, New Dehli e Bangalore, non è bastato a rassicurare i seguaci: pur di assicurarsi un´ultima arshan, visione divina, ieri non hanno esitato a scontrarsi con le forze di polizia e ad assaltare i mezzi delle forze dell´ordine. Ora centinaia di agenti presidiano le vie d´accesso all´ospedale, in tutta la città sono vietati gli assembramenti di più di cinque persone e il premier dell´Andhra Pradesh Kiran Kumar Reddy ha convocato il gabinetto per far fronte alla "emergenza". E già si profilano battaglie sull´eredità del vasto impero di Baba, "padre divino", come in India lo chiamano tutti: 13mila centri e 37 milioni di adepti in 165 Paesi. L´uomo adombrato da critiche e sospetti quand´era in salute - un avatar, incarnazione divina, per i suoi seguaci, o un mago per di più pedofilo, per i suoi detrattori - provoca tensioni anche ora che è in terapia intensiva.
Sai Baba, al secolo Sathya Narayana Raju Ratnakaram, aveva solo 14 anni quando rivendicò di essere l´incarnazione dell´omonimo "Dio-uomo" del 19simo secolo. La madre poi raccontò che la sua nascita era il risultato di una immacolata concezione e che scoprì di essere incinta solo dopo che una sfera di luce blu ruotò verso di lei facendola svenire. Allora Puttaparthi non era che un piccolo agglomerato di capanne. Oggi vanta un´università e vari istituti scolastici gratuiti, un policlinico specialistico, un aeroporto, una stazione ferroviaria e stadi. Tutti finanziati dal santone.
Ma il cuore della città è l´ashram Prashanti Nilayam. La via che conduce al centro di raccoglimento è costellata da stele di pietra che riportano i detti dello Swami, maestro, come viene chiamato: "I soldi vanno e vengono. La moralità va e cresce", "La luce sei tu", "La verità è ovunque. Va vissuta e non cercata". All´ingresso statue di Gesù, Buddha e del dio scimmia Hanuman. È proprio il sincretismo il messaggio più popolare di Sai Baba: per lui Dio è una realtà immanente che può prendere il nome di Allah, Gesù o Yaveh.
È predicando questa convivenza religiosa universale, finanziando ospedali, scuole gratuite, impianti d´irrigazione o d´approvvigionamento idrico che Sri Sathya Sai Baba - che vuol dire "santo, vero, madre divina e padre divino" - è diventato popolare sia tra induisti che musulmani. Tra i suoi seguaci si contano leader mondiali, giocatori di cricket, personalità della cultura e dello spettacolo e imprenditori come Isaac Tigrett, il fondatore degli Hard Rock Café. In Italia, secondo le ultime stime disponibili, i suoi seguaci sono circa 4mila. Dottori o professionisti come il fratello di Bettino Craxi, Antonio, che negli anni ‘80 si trasferì insieme alla seconda moglie e ai quattro figli nell´Andhra Pradesh. E anche religiosi: il libro Un sacerdote incontra Sai Baba valse a don Mario Mazzoleni pochi mesi prima della sua morte una scomunica per eresia a firma del cardinale Ruini.
A conquistare a Sai Baba fama internazionale furono anche i miracoli: la levitazione, lo scomparire, il mutare il granito in caramello e la capacità di materializzare fiori, oggetti preziosi o il vibuthi, la cenere sacra. Per molti però gli accreditati eventi soprannaturali altro non erano che il frutto di trucchi e giochi di prestigio. Ai sospetti di ciarlataneria negli anni ‘70 si sommarono le accuse di abusi sessuali. La prima ad avanzarle fu nel 1976 una sua ex seguace americana, Tal Brooke, nel libro Avatar della notte: il lato nascosto di Sai Baba. Negli ultimi anni, grazie anche a Internet, le denunce si sono moltiplicate tanto che sette anni fa la Bbc mandò in onda il documentario Lo swami segreto dove ex adepti accusavano il "maestro" di aver massaggiato loro i testicoli o di averli forzati a praticare sesso orale. La giustizia indiana non ha mai indagato sulle denunce. Attacchi «selvaggi, sconsiderati e architettati», furono definiti dall´allora premier indiano, Atal Vajpayee che, come molti altri esponenti dell´élite del potere, aveva reso omaggio all´asceta. Ma la popolarità dello Swami è cresciuta a dispetto delle controversie. Nel 1963 disse che si sarebbe reincarnato a 8 anni dalla sua morte nello stato di Mysore. Ora che lotta in ospedale, c´è chi prega e chi già prematuramente si chiede se nel 2019 nascerà davvero il Prema Sai Baba, il terzo Sai Baba.