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 2011  aprile 05 Martedì calendario

IPAD2, PER VOCE ARANCIO - «È

nel DNA della Apple che la tecnologia da sola non è abbastanza. Quello che facciamo è tecnologia che si sposa con le arti liberali e l’umanesimo. E questo è vero più che mai nell’era dei prodotti post-Pc. I nostri avversari lavorano come se questo fosse il prossimo mercato dei Pc. Non è l’approccio giusto. Il 2011 sarà l’anno dell’iPad 2» (Steve Jobs durante la presentazione dell’iPad 2 a San Francisco).
Se c’è un ostacolo veramente duro da superare per i concorrenti della Apple è quella capacità unica di catturare l’immaginario pubblico. Quanti prodotti informatici (ma anche di altre categorie) fanno nascere file sui marciapiedi il giorno della messa in commercio, con tanto di bagarini che rivendono il posto? Era successo con l’iPad prima versione. Ed ora l’iPad 2, il nuovo tablet arrivato in Italia il 25 marzo, non ha fatto eccezioni. Poche ore sono bastate per ripulire gli scaffali della maggior parte dei centri commerciali dove erano disponibili i primi esemplari, venduti a partire da 479 euro per il modello base (16 gigabyte di memoria e solo connessione Wi-Fi) per arrivare ai 799 della versione più completa, con 64 giga e connettività su rete cellulare 3G.
Su internet le cose non sono andate diversamente. Le prenotazioni online su Apple Store parlano di quattro settimane di attesa per riceverne uno. E su ebay la fretta degli acquirenti ha fatto salire i prezzi di 200-300 euro rispetto ai negozi. Qui si paga di più, ma, se tutto va bene, il nuovo gioiellino arriva a casa nostra in pochi giorni.
Man mano che le cose si sistemeranno e le scorte delle catene più importanti si faranno più consistenti, si avranno dati concreti sul successo del nuovo tablet. Apple non rilascia ancora numeri ufficiali (sono attesi per il 20 aprile), gli analisti però sono concordi nel ritenere che negli Stati Uniti le vendite sono andate alle stelle rispetto al suo predecessore. E lo stesso succederà molto probabilmente nel resto del mondo.
La pubblicità dell’iPad 2 trasmessa negli Usa in questi giorni (http://www.youtube.com/watch?v=b2LLSrlKr3c) punta proprio sulla “magia” degli apparecchi della mela. Quasi nessuna specifica tecnica se non un generico «più veloce, più sottile, più leggero». Molto invece sulla “visione” della Apple, con il video che inizia con la frase «questo è ciò che noi crediamo» e prosegue con un profetico «la tecnologia da sola non è abbastanza». iPad 2 viene così presentato come un prodotto in cui la tecnologia quasi scompare, diventa trasparente, per lasciare il posto a qualcosa di magico. Facilità di uso prima di tutto.
Effettivamente l’iPad 2, come hanno sottolineato gli esperti di queste tecnologie, non può essere considerato un prodotto veramente rivoluzionario rispetto alla sua prima versione, piuttosto un miglioramento consistente. Sulla velocità, per esempio, le cose sono immediatamente evidenti. Con un processore A5 dalla potenza doppia, un raddoppio anche della memoria ed una scheda grafica fino a nove volte più potente, iPad 2 permette di far girare software molto più sofisticati disegnati apposta per lui (la maggior parte dei quali proprio non può andare sul primo modello). L’investimento Apple va soprattutto nel campo multimediale, con due titoli di punta come GarageBand e iMovie, rispettivamente per musica e video. Tutti i giochi, poi, hanno una marcia in più grazie alla maggiore potenza di calcolo. Giochi magari da sfruttare anche su grande schermo, vista la possibilità di un collegamento Hdmi con un video esterno (ma con un adattatore da comprare a parte).
E poi, lo si porta in giro più facilmente. È più sottile di un terzo, più leggero del 15%, ha una custodia meno ingombrante. Il tutto senza sacrificare la durata delle batterie, che rimane identica all’iPad versione uno, dieci ore.
Punti critici ne sono stati sottolineati, e sono quelli sui quali i concorrenti, a partire dai tablet basati su sistema operativo Android passando per il Blackberry playbook della Rim fino ai sistemi Windows ancora da venire, cercheranno il punto debole. Le capacità multimediali hardware, ad esempio. IPad 2 ha due telecamere, una frontale e una sul retro. Ma sono di qualità appena accettabile, praticamente inutili per scattare vere fotografie (molti cellulari fanno di meglio), sono pensate soprattutto per videochiamate e per riprese video estemporanee.
Ancora dal punto di vista hardware, continua imperterrita la tradizione di non avere la porta Usb, quindi niente chiavette per scaricare file o passarsi tra amici qualche video o canzone. Tutto dovrà essere fatto online attraverso il servizio Apple iTunes o con sistemi di archiviazione in rete. E così non la usano nei loro prodotti. Le porte Usb sono la mancanza più evidente, ma basta provare a navigare su internet con iPad 2 e subito si scopre che, come il suo antenato, non supporta la tecnologia Flash della Adobe. Considerando quanti siti la usano, e quanti sono praticamente inutili senza di essa, il tablet Apple è sicuramente destinato a regalare molte esperienze frustranti ai suoi acquirenti.
In ogni caso, comprato un iPad 2, la prima cosa a cui pensare è collegarlo in rete. Come gli altri tablet, queste macchine vivono soprattutto se connesse. Giornali on line, acquisti veloci di applicazioni o di libri, social network: pensare di usare un qualsiasi tablet da solo significa perdere molto delle sue potenzialità. La versione base, quella solo wi-fi, ha bisogno naturalmente di un punto di accesso. Può essere il router Adsl di casa, purché dotato di wireless, oppure un hotspot pubblico. Ma sono ancora troppo scarsi in Italia, e troppo spesso ci troveremo a volerci connettere senza un punto di accesso a disposizione. Quindi la maggiore spesa per il modello con connessione 3G su rete cellulare è ampiamente giustificata.
iPad 2 significa anche App Store. Sono migliaia le applicazioni create per esaltare le caratteristiche della nuova tavoletta. Quando Steve Jobs è salito sul palco dello Yerba Buena Center for The Arts di San Francisco per presentare iPad 2, una delle slide preparate per l’occasione mostrava il numero delle applicazioni disponibili per gli utenti del tablet sviluppato a Cupertino: ben 65.000. Abissale la distanza con i numeri a oggi offerti da Android Market per le tavolette basate sul sistema operativo mobile open source di Google: per i display dei tablet Android-based firmati Motorola, Samsung, LG, HTC e compagnia, le app sono, al momento, poco più di 100.
Gli utenti di iPad 2 (e di iPad) hanno a disposizione un’ampia gamma di applicazioni. Per la produttività, per l’entertainment, per informarsi, per registrare una canzone, montare un film, leggere ecc. Ci sono le app firmate Apple, come iMovie, GarageBand, iBooks, Keynote, Pages, Number, alcune delle quali già integrate in iPad e iPad 2.
Non mancano le applicazioni sviluppate in Italia. Nel corso della Apple Conference Jobs ha elogiato una app realizzata da Mondadori Digital: Virtual History – Roma. Parla italiano anche un’applicazione dedicata ai più piccoli, ai bambini e alle bambine dai 3 agli 8 anni: si chiama “Simone e i mostri della notte”, è sviluppata da Simiula, e si tratta di una fiaba che può essere letta o guardata pagina per pagina con le animazioni e il sonoro.
Prima di passare a un panorama delle offerte dedicate al nuovo giocattolo Apple da parte dei gestori telefonici, sarà bene ricordare una caratteristica degli iPad: non usano la Sim normale, quella dei telefonini, ma la micro Sim, più piccola, che deve essere richiesta appositamente. Il circuito è lo stesso, solo la plastica attorno ai circuiti è di diverse dimensioni. Così per i più avventurosi c’è da divertirsi: chi per qualche motivo ha già un abbonamento per le connessioni internet, magari con una chiavetta, e volesse usare la comune Sim può cimentarsi nel trasformarla in micro. Le istruzioni sono qui: http://www.centergeek.it/come-creare-una-microsim-iphone-4-e-ipad/. Comunque, l’operazione deve essere limitata a quelle compagnie di telefonia mobile che attualmente non offrono le micro sim.
3 Italia propone la sua micro Sim a tre euro, con altrettanti di traffico incluso. A questo punto, attivando Super Internet per iPad, si potranno avere tre gigabyte di traffico al mese al costo di cinque euro, con il primo mese gratis. Come in tutti i tipi di connessione 3G occhio a non superare il limite di traffico: sono due euro per ogni 100 megabyte oltre il limite dei tre giga.
Tim ha due offerte in base alla quantità di dati che pensiamo di far viaggiare tra il nostro iPad e la rete. Prima di tutto si deve acquistare la micro sim, a dieci euro ma con inclusi altri dieci di traffico. La prima offerta è di un giga al mese a nove euro, mentre la seconda è di 19 euro per cinque gigabyte, sempre al mese. Ogni megabyte in più del previsto costa cinquanta centesimi.
Vodafone non ha un vero limite nel traffico dati. Semplicemente si arriva a un tetto previsto, ma poi si può continuare a navigare, solo a velocità molto ridotta: 64 K al secondo. Molto bassa per visitare siti o leggere giornali online, ma sufficiente per controllare la posta elettronica. Più in dettaglio, “Internet sempre smart”, a nove euro, propone una velocità di 1.8 Mps per il primo gigabyte in un mese. “Sempre super” ci dà tre giga a 7.2 Mbps per un costo di nove euro, sempre mensili. Superati questi limiti, si va alla bassa velocità.
Tra gli operatori “virtuali” di telefonia, anche Wind offre la sua micro Sim, a dieci euro, con cinque euro di traffico incluso. A quel punto si può scegliere tra le offerte internet mobile dell’azienda, le stesse che possono essere usate per altri tablet o per pc. Come per Vodafone, non c’è un vero limite al traffico. Semplicemente, quando si raggiunge la soglia di dati scaricati, si passa a una connessione lenta, in questo caso appena 32 Kbps. “Mega Unlimited” costa dieci euro mensili per i primi sei mesi. Il rallentamento arriva quando si superano i dieci megabyte.
Le altre compagnie non si sono ancora attrezzate con le micro Sim. Ma, se si vuole giocare nella trasformazione di una mini Sim tradizionale in una micro, allora si potrà scegliere tra le offerte di internet mobile già esistenti e destinate a qualsiasi dispositivo.
Una nota finale importante. Potreste essere invitati a un evento mondano particolarmente elegante. Arrivarci con un tablet Apple nuovo di zecca è già una bella idea. Ma se fosse troppo banale? Dai grandi magazzini londinesi Harrods è possibile comprare un iPad 2 incastonato di cristalli Swarovski. Al prezzo di circa 4.500 euro.