Francesco Olivo, Leggo 5/4/2011, 5 aprile 2011
CACCIA AL CORPO DI MONNA LISA
Feticismo rinascimentale o passo avanti nella storia dell’arte. Partirà nei prossimi giorni un’ambiziosa campagna archeologica che mira a trovare i resti di Lisa Gherardini, universalmente nota come Monna Lisa, l’immortale modella che posò per la Gioconda di Leonardo da Vinci.
Della biografia della signora si sa già praticamente tutto: moglie del mercante Francesco Del Giocondo, diventata vedova, scelse di ritirarsi nell’ex convento di Sant’Orsola a Firenze, dove morì nel 1542 a 63 anni. All’inizio dell’Ottocento l’edificio religioso divenne la Manifattura tabacchi, e dei sacri resti si sono perse le tracce. Secondo gli studiosi del Comitato per la valorizzazione per la valorizzazione dei beni artistici è arrivato il momento di trovarli. La Gioconda, infatti, si troverebbe in un sepolcreto ai margini del chiostro di Sant’Orsola.
Questa bella iniziativa, però, potrebbe rivelarsi inutile e persino sconvolgente per gli appassionati della materia. Secondo un giornale inglese, infatti, la salma della signora Gherardini sarebbe stata distrutta durante i lavori per la costruzione di un parcheggio fiorentino negli anni Ottanta. Insomma, quello sguardo angelico, aristocratico e popolare, adorato al Louvre da milioni di visititatori sarebbe stato schiacciato da una ruspa e portato in una discarica. Anche se non fosse vero, sarebbe una metafora perfetta.