La Stampa 5/4/2011, 5 aprile 2011
SULL’AUTOSTRADA SVIZZERA A 230 ALL’ORA CON LA FERRARI
Alla fine lo hanno ammesso agli agenti della Polizia cantonale: si inseguivano a 230 chilometri all’ora al volante di tre Ferrari sulle autostrade della Svizzera. Tutti e tre italiani, hanno versato una multa complessiva di settemila franchi, con l’obbligo di non farsi rivedere al volante sulle strade della Confederazione. Sono stati altri automobilisti di passaggio domenica pomeriggio a segnalare la presenza dei tre bolidi sulla A2, in direzione nord, dalle parti di Bellinzona. A notarli è stata anche una pattuglia del Reparto Mobile che subito ha iniziato ad inseguirli. Pochi chilometri più in là, all’altezza di Galbisio, si sono fermati. Alla guida delle tre Ferrari 458 c’erano due milanesi di 46 e 52 anni e un romano di 53. Motori da 570 cavalli, velocità massima di 325 chilometri all’ora e accelerazione da jet: da zero a 100km/h in 3,4 secondi. Patente e documenti delle auto erano in regola, ma il comportamento alla guida assolutamente no. La multa (di fatto una cauzione in attesa che un giudice definisca l’entità definitiva della sanzione) è stata stabilita in 7.000 franchi svizzeri, subito incassati. Al cambio, 5.335 euro. E c’è anche il rischio di un risvolto penale che potrebbe sfociare in una condanna. A decidere sarà anche in questo caso il giudice che dovrà stabilire pure per quanto tempo i tre automobilisti non potranno più guidare su strade e autostrade svizzere. Sulla velocità delle tre Ferrari la Polizia ha comunque pochi dubbi: i tre trasgressori, senza battere ciglio, alla domanda degli agenti hanno risposto che andavano a oltre 230 chilometri l’ora. [R. C.]