varie, 4 aprile 2011
Antonio Procopio, 75 anni. Insegnante di applicazioni tecniche in pensione, tranquillo, sposato, due figlie, una passione per i lavori in legno, l’altra mattina era nella cantina di casa sua, trasformata in piccola falegnameria, quando arrivò qualcuno che chissà perché lo riempì di calci e pugni, lo strozzò a mani nude, per simulare un incidente appiccò un incendio e poi, senza rubare nulla, scappò via
Antonio Procopio, 75 anni. Insegnante di applicazioni tecniche in pensione, tranquillo, sposato, due figlie, una passione per i lavori in legno, l’altra mattina era nella cantina di casa sua, trasformata in piccola falegnameria, quando arrivò qualcuno che chissà perché lo riempì di calci e pugni, lo strozzò a mani nude, per simulare un incidente appiccò un incendio e poi, senza rubare nulla, scappò via. Martedì sera, per il delitto, furono fermati due albanesi, padre e figlio. Scarcerati tre giorni dopo. All’ora di pranzo di domenica 27 marzo nella cantina di un palazzone in via Orlandi a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna.