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 2011  aprile 02 Sabato calendario

Fiat, la Fiom va dal giudice contro il sì delle tute blu - Dalle minacce ai fatti: la prossi­ma settimana il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, pre­senterà il primo ricorso del sindaca­to contro la Fiat

Fiat, la Fiom va dal giudice contro il sì delle tute blu - Dalle minacce ai fatti: la prossi­ma settimana il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, pre­senterà il primo ricorso del sindaca­to contro la Fiat. Sta per verficarsi, dunque, quello che gli operai di Po­migliano che hanno votato a favore del nuovo corso torinese temevano. Il futuro di Fabbrica Italia e di miglia­ia di famiglie, insieme ai piani indu­s­triali per l’Italia di Sergio Marchion­ne, sarà nelle mani dei giudici che si occuperanno del caso. Il plurale è d’obbligo visto che quello della pros­sima è solo il primo di una serie di ri­corsi che la Fiom intende presenta­re. Quella di Landini è una vera azio­ne di guerra contro la Fiat, a cui ha fatto da apripista (la coincidenza in­duce una riflessione) la trasmissione Report , andata in onda domenica se­­ra su Rai Tre, tutta improntata contro il Lingotto e il suo vertice. Gabriele Fava, noto giuslavorista di Milano, non ha dubbi: «Accogliere questi ricorsi significherebbe man­dare all’aria tutto l’impianto studia­to da Marchionne- afferma l’esperto -;c’è l’ipotesi che il giudice riconosca la condotta antisindacale da parte dell’azienda, in base all’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori. Per la Newco di Po­migliano il tribunale potrebbe anche sposare l’ipotesi dell’escamotage allo scopo di evitare la cessione di un ramo d’azienda in base all’articolo 2.112 del Codice civile». Lello Ferrara, tra i legali Fiom, ha anticipato che il ricorso sulla costituzione della Newco napoletana sa­rà presentata a Torino, in via ordinaria. Il sindacato si prepara anche a portare avanti iniziative direttamente presso la Borsa per «contestare le falle finanziarie del piano Marchionne». Giovanni Sgam­bati (Uilm Campania) non ha dubbi: «È fantomatico che un grande sindacato in­dustriale come la Fiom sia costretto a ri­correre alle carte bollate. È il chiaro se­gnale di declino di questo storico sinda­cato ». Resta paradossale il fatto che, se da una parte la Fiom si rivolge ai giudici, dall’altra (a Melfi)Fiat e sindacati hanno siglato l’altra notte l’intesa per l’avvio, dall’11 aprile prossimo, del modello or­ganizzativo di lavoro «Ergo uas» (valoriz­zazione dell’autonomia e responsabili­tà dei lavoratori). Questo sistema sarà sperimentato fino a dicembre. In attesa che gli avvocati di Landini presentino il primo di una serie di ricorsi, in casa Fiat si guarda con preoccupazione alle vendi­te di automobili:-27,6% in marzo a livel­lo generale in Italia. Male il gruppo Fiat (-29,35% e quota giù del 2,4% al 29%). Nel contesto torinese a salvarsi è l’Alfa Romeo: +51,2%. La tendenza negativa dovrebbe rallentare da aprile, primo me­se dell’anno a non doversi confrontare con il periodo del 2010 «drogato» dagli incentivo. A compensare il mese nero italiano, i risultati ottimi di Chrysler in America (+31% le vendite) e il rating BB+ assegnato da Fitch al nuovo bond da un miliardo di Fiat.