Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  aprile 04 Lunedì calendario

SARA’ LA SETTIMANA BUONA PER LA PRESCRIZIONE BREVE? ECCO DI COSA SI DISCUTE

Il disegno di legge sulla prescrizione breve è andato in coda all’ordine del giorno di questa settimana, e sarà quindi discusso alla Camera solo dopo il conflitto di attribuzione tra poteri sul caso Ruby (che si vota domani), la legge comunitaria, il testo sui piccoli Comuni e un ddl finanziario.
Tutto è iniziato mercoledì 30 marzo, quando il Pdl ha chiesto di votare l’inversione dell’ordine del giorno, facendo slittare la discussione sulla legge comunitaria per affrontare prima la prescrizione breve (vedi articoli qui sopra). Il giorno dopo Fini ha messo in votazione il ddl sulla prescrizione breve proprio mentre il governo era riunito per un Consiglio dei Ministri sull’immigrazione (sullo svolgimento della votazione vedi ancora l’articolo sopra). Nella votazione successiva, quando il Pd ha proposto il ritorno in commissione della prescrizione breve, Pdl e Lega se la sono cavata per un pelo: due voti appena.
Giovanni Bianconi: «Perché tanta fretta di varare la nuova legge, se non quella di chiudere prima possibile – e limitando al massimo la discussione – la partita del processo Mills, nel quale il presidente del Consiglio è accusato di corruzione e il corrotto è già stato dichiarato colpevole?». Il ddl, che è composto di cinque articoli, prevede la riduzione dei tempi di prescrizione (la cosiddetta prescrizione breve) e dei processi (il processo breve). La prescrizione oggi si calcola aggiungendo alla pena massima prevista per il reato di cui si è imputati un ulteriore quarto (se, per esempio, la pena massima è di 8 anni, il reato si prescrive in 10). Con il nuovo testo, invece di un quarto si dovrà aggiungere un sesto. Risultato: le pene minori avranno benefici minimi (sempre nel caso degli 8 anni, il reato si prescriverebbe così in 9 anni e 4 mesi), mentre lo sconto aumenterà per quei reati la cui pena è maggiore. Beneficeranno della riduzione tutti gli incensurati dall’entrata in vigore del testo.
Il processo breve invece si potrà applicare solo quando in un dibattimento verranno trattati reati puniti con pene inferiori ai dieci anni. In questi casi il giudizio di primo grado dovrà arrivare entro tre anni, l’appello entro due, e l’eventuale ricorso in Cassazione entro 18 mesi. Una tempistica “impossibile” secondo magistrati e avvocati. Tuttavia il processo breve non verrà applicato ai processi in corso, altrimenti si vedrebbero cancellati dalla storia della giustizia capitoli come quelli della Cirio, Antoveneta, Enelpower, Thyssen, Eternit e lo scandalo rifiuti della Regione Campania.