Andrea Tarquini, la Repubblica 1/4/2011, 1 aprile 2011
EURO ROTTAMATI E RIPARATI IN CINA. TRUFFA ALLA TEDESCA
Anche i perfetti tedeschi, a volte, sono sensibili al fascino del crimine. Venticinque persone – tra assistenti di volo della Lufthansa e personale della Bundesbank (ma l´istituto smentisce) - sono sotto inchiesta. E sei sono già finite in prigione. Avrebbero causato un danno di almeno 20 milioni mettendo in circolazione monete da un euro ritirate dalla circolazione perché rotte o troppo consunte, e "riparate" da falsari cinesi.
La sospetta truffa funzionava così. Ogni anno la Bundesbank, come altre banche centrali dell´eurozona, ritirava dalla circolazione tonnellate di monete in cattive condizioni e le rendeva inutilizzabili. Come? Separando il cerchio esterno dall´interno. La criminalità organizzata comprava le tonnellate di euro come rottami di metallo e le esportava a tonnellate in Cina. Là i bravissimi esperti locali riparavano e rimontavano le monete. Poi le monete venivano riportate in Germania con la complicità di assistenti di volo Lufthansa. I quali prendevano sempre la precauzione di viaggiare con meno di 10mila euro in monete. Queste sono sempre pesanti, ma non vanno denunciate in quella quantità. Una volta in Germania, gli euro riciclati dai falsari cinesi venivano cambiati in banconote valide.
La truffa è stata scoperta – raccontano - per il nervosismo di una hostess che si è fatta notare da ufficiali della dogana per come accudiva al suo bagaglio, pieno appunto di euro "cinesi" rimontati. Nessuno è perfetto, dunque. Ma almeno questo fantasioso raggiro fa apparire più umani i severi tedeschi.