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 2011  aprile 01 Venerdì calendario

MANAGER, IL CAV PAGA PIU’ DELL’ING

Il Cavalier Berlusconi sa essere generoso con i suoi uomini di fiducia. Analizzando, infatti, le relazioni finanziarie annuali 2010 disponibili dei principali gruppi editoriali quotati (quella di Rcs MediaGroup, per esempio, sarà pubblica solo tra alcuni giorni), si può notare come Mediaset e Mondadori, gruppi che fanno riferimento al presidente del Consiglio, versino compensi di tutto riguardo ai manager di vertice.

Notevolmente superiori, per esempio, a quelli corrisposti dal gruppo Espresso o dal Sole-24 Ore. Certo, contano anche le dimensioni (Mediaset nel 2010 fattura 4,3 miliardi di euro, Mondadori 1,56 miliardi, L’Espresso 885 milioni di euro e il Gruppo 24 Ore 482 milioni), le differenti responsabilità e deleghe, e anche le forme di retribuzione, che in alcuni casi sono più legate a piani di stock option non quantificabili nell’immediato.

L’assegno più ricco è quello che va a Fedele Confalonieri, presidente del gruppo Mediaset che nel 2010 ha intascato 3,7 milioni di euro. Segue Giuliano Adreani, amministratore delegato di Mediaset e di Publitalia, con 3,3 milioni di euro. Il gruppo del Biscione è pure quello che ha portato più dirigenti strategici all’interno del suo consiglio di amministrazione. E proprio per questo, oltre agli 1,9 milioni del vicepresidente Piersilvio Berlusconi, ci sono assegni milionari pure per gli amministratori Niccolò Querci (1,5 mln come direttore centrale del personale e dell’organizzazione), Marco Giordani (1,3 mln come direttore finanziario), Mauro Crippa (1,2 mln in qualità di direttore generale informazione) e Gina Nieri (1,1 mln come direttore affari istituzionali).

In Mondadori, altra società della galassia Berlusconi, l’amministratore delegato e vicepresidente Maurizio Costa, nel 2010, si è portato a casa 2,8 milioni di euro, dei quali 550 mila euro sotto forma di bonus e altri incentivi.

Precede Roberto Briglia, consigliere e chief content officer, che incassa 1,4 milioni di euro, di cui 715 mila sotto forma di bonus. Quasi un milione di euro va a Carlo Maria Vismara (consigliere e direttore centrale amministrazione, finanza e controllo), mentre al presidente Marina Berlusconi vengono versati 515 mila euro.

Il rivale per antonomasia del Cavaliere, ovvero Carlo De Benedetti, è invece più parsimonioso quanto a retribuzioni. Il manager meglio pagato al gruppo Espresso è Monica Mondardini, amministratore delegato che nel 2010 ha guadagnato 1,5 milioni di euro, di cui 500 mila nella forma di bonus e altri incentivi. A seguire c’è il consigliere e avvocato Maurizio Martinetti, con 543 mila euro che, tuttavia, derivano nella gran parte (520 mila euro) dalle prestazioni professionali in qualità di legale (è fondatore dello studio Ripa di Meana). Quindi il presidente Carlo De Benedetti (430 mila euro) e i due dirigenti che un paio di giorni fa si sono scambiati il posto: Carlo Ottino (ex d.g. di Repubblica, ora passato alla divisione Radio-Tv) ha incassato 394 mila euro nel 2010 (di cui 120 mila euro di bonus), mentre a Corrado Corradi, ex d.g dei Periodici, e ora nominato a direttore della divisione Stampa nazionale, è stato versato un assegno di 350 mila euro (di cui 120 mila euro di bonus).

A chiudere l’analisi, il Gruppo 24 Ore.

Quello con i conti più traballanti, con l’assetto proprietario più complicato, e nel quale, tolto l’amministratore delegato, non c’è nessun manager di vertice all’interno del consiglio di amministrazione. Al Sole l’a.d. Donatella Treu ha avuto una retribuzione di 443 mila euro. Da segnalare che la casa editrice di Confindustria è quella, tra le quattro esaminate, che paga meglio il presidente del collegio sindacale: a Luigi Biscozzi vanno infatti 105 mila euro, contro i 93 mila di Alberto Giussani (presidente del collegio di Mediaset), i 60 mila di Giovanni Barbara (presidente del collegio sindacale dell’Espresso) e di Ferdinando Superti Furga (Mondadori).